Strupra ripetutamente la figlia della convivente e la mette incinta, arrestato marocchino 40enne

13 Aprile 2013   14:15  

 Abusa sessualmente della figlia della sua convivente, la stupra mettendola incinta e la maltratta usando violenza su di lei.
L'incubo in cui e' stata costretta a vivere la giovane donna e' finito, dopo molti anni, ieri pomeriggio quando la Squadra Mobile di Teramo ha arrestato F.A., un marocchino di 40 anni, disoccupato, irregolare.
Le accuse sono pesantissime: violenza sessuale aggravata dal rapporto di convivenza, maltrattamenti e violenza privata.
La polizia ha agito sulla base di una segnalazione pervenuta dai servizi sociali. Gli agenti hanno rintracciato all'interno di una roulotte parcheggiata sul lungomare di Cologna Spiaggia a Roseto degli Abruzzi (Teramo), due donne (madre e figlia) di nazionalita' ucraina con i rispettivi bambini.
Le donne hanno raccontato la loro triste storia fatta di abusi e di violenze che duravano ormai da diversi anni.
La situazione precipito' quando la ragazza piu' giovane, per motivi lavorativi, decise di raggiungere la madre in Italia, che a quel tempo gia' conviveva con l'uomo ed il loro figlioletto.
La giovane fin da subito venne fatta oggetto di attenzioni morbose da parte del marocchino, il quale, con le scuse piu' svariate, le impediva di andare a lavorare nonostante la ragazza avesse trovato occupazione in una localita' balneare della zona.
In assenza della sua compagna, fuori casa per lavoro, l'uomo  in piu' occasioni, ha abusato sessualmente di lei, costringendola  al suo silenzio dietro minaccia di farla ritornare in patria.
A seguito delle violenze subite, la giovane rimase incinta e fu obbligata dall'uomo a portare avanti la gravidanza fino alla nascita di una bambina. In altre due occasioni la gravidanza era stata invece interrotta.
Le violenze subite - che erano state nascoste alla madre - avevano gettato la ragazza in uno stato depressivo.
L'uomo, che era solito picchiare entrambe le donne, faceva mancare loro ogni mezzo di sostentamento, spendendo tutti i soldi in bevande alcoliche di cui faceva un uso smodato.
Sfrattato ogni volta dalle abitazioni, aveva costretto le due sfortunate ad una vita di stenti, tanto che, dopo averle obbligate ad andare ad abitare in una casa diroccata, le ha sistemate, alla fine, all'interno di una roulotte fatiscente. L'uomo ieri e' stato rinchiuso in carcere mentre le due donne ed i minori sono stati affidati ad una casa-famiglia.


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