Studi Cgia, gli statali in media guadagnano 2mila euro in più dei privati

23 Giugno 2015   15:13  

Sebbene abbiano gli stipendi bloccati dal 2011, gli statali guadagnano quasi 2 mila euro all'anno in piu' rispetto ai dipendenti privati.

A fare i conti ci ha pensato l'Ufficio studi della Cgia che ha messo a confronto le retribuzioni medie lorde dei dipendenti pubblici con quelle dei privati.

Dallo studio emerge che nel 2014 i primi hanno portato a casa mediamente 34.286 euro, mentre i secondi si sono fermati a 32.315 euro.

Negli ultimi venti anni (1995-2014) sia gli stipendi degli uni sia quelli degli altri sono aumentati di quasi il 70 per cento, anche se tra il 1995 e il 2010 l'incremento nel privato e' stato del 58,9 per cento, mentre nel pubblico la crescita e' stata del 70,8 per cento. 

"Pur avendo contribuito a ridurre la spesa - dichiara il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - il blocco degli stipendi adottato in questi anni ha penalizzato soprattutto le soglie retributive piu' basse.

Negli ultimi 20 anni, infatti, queste ultime sono cresciute molto meno dei livelli retributivi medio alti, senza che cio' abbia avuto degli effetti positivi sulla produttivita' e sull' efficienza dei dirigenti e degli alti funzionari pubblici". 

Nel pubblico le retribuzioni piu' ricche sono pagate tra gli enti previdenziali (Inps ed Inail): nel 2014 il dato medio lordo e' stato pari a 44.199 euro. Di seguito troviamo i dipendenti delle Amministrazioni locali (Comuni, Province e Regioni), con 35.651 e gli statali (occupati nelle Amministrazioni centrali) che ricevono mediamente 33.003 euro lordi all'anno. Pur essendo misurati in Ula (Unita' di lavoro), nel 2014 il settore privato preso in esame e' risultato essere 3 volte piu' numeroso di quello pubblico.

Se nelle aziende a conduzione privata trovano lavoro 9.484.000 occupati, nel pubblico gli "stipendiati" sono 3.334.000: questi ultimi sono in calo del 6,1 per cento rispetto al 1995. 


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