Stupro di gruppo a Sant'Egidio, il dolore della madre della vittima: "Le hanno rovinato la vita"

La violenza si sarebbe verificata durante il Carnevale 2008

09 Ottobre 2013   10:47  

Si dice che il trascorrere del tempo, prima o poi, attenui tutte le ferite, ma é fuori di dubbio che non tutti duri colpi possano essere assorbiti con la medesima tempistica.

E' facile comprendere, a tal proposito, come per una madre non deve essere affatto facile, nemmeno a cinque anni di distanza, darsi pace per la sorte toccata alla figlia, all'epoca appena 14enne, vittima di uno stupro di gruppo da parte di quattro ragazzi 18enni.

La donna, ascoltata nel processo a carico degli imputati, non é riuscita a trattenere la propria indignazione, ed ha inveito duramente contro coloro che "hanno rovinato la vita di mia figlia" quella triste sera del febbraio 2008, quando i quattro, all'epoca da poco maggiorenni, avrebbero abusato della ragazza durante i festeggiamenti del Carnevale a Paolantonio, frazione di Sant'Egidio alla Vibrata, approfittando dello stato di ubriachezza della giovane.

La ragazza, le cui dichiarazioni sono da tempo state cristallizzate in un incidente probatorio, si é costituita parte civile nel processo a carico degli imputati Alessandro Funari, Cristiano Nardinocchi, Charlie Mozzano e Riccardo Di Felice, accusati di violenza sessuale di gruppo con l'aggravante di aver abusato delle condizioni di inferiorità psico-fisica della giovane al momento dell'accaduto.

I quattro, assititi dagli avvocati Marcello Fanì Covelli, Adriano Di Battista e Monia Terzilli, hanno sempre sostenuto la propria innocenza, ed uno di essi, Funari, nel corso del dibattimento di ieri ha inoltre rilasciato dichiarazioni spontanee secondo cui la ragazza all'epoca dei fatti avrebbe asserito di avere 16 anni anziché 14.


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