''Su Pescara sta arrivando una pioggia di metri cubi di cemento''

10 Giugno 2013   11:38  

Riceviamo dal consigliere regionale del Prc Maurizo Acerbo e pubblichiamo. 

''Non finiamo una battaglia che dobbiamo cominciarne un’altra! Dopo la sconfitta subita dall’amministrazione comunale sul PP2 con l’annullamento da parte del TAR del permesso di costruire rilasciato alla società di Milia e Mammarella mi sarei aspettato un ravvedimento operoso da parte della Giunta e del PDL.

Per esempio la revoca del permesso rilasciato a D’Andrea in via Carducci dove è in corso di realizzazione un palazzone e l’area destinata nel piano di recupero a piazza si trasformerà in parcheggio a servizio del mega condominio (si tratta di un permesso rilasciato sempre sulla base della fantasiosa interpretazione del “decreto sviluppo” bocciata dal Tar Pescara – come da me spiegato in una conferenza stampa del settembre 2012).

Invece l’amministrazione comunale di Pescara porta lunedì in Consiglio Comunale oltre al progetto “3gemme” di via del Circuito anche la delibera attuativa della sciagurata legge regionale 49/2012.

E’ evidente che il PDL sta cercando in tutti i modi di accreditarsi presso i costruttori.

Infatti la legge regionale cui facciamo riferimento è stata approvata sotto dettatura dell’ANCE pescarese che ha apertamente ringraziato Sospiri e Pagano per gli sforzi profusi in Consiglio regionale per superare la nostra opposizione.

Si tratta della peggiore legge regionale approvata in Italia dopo il “decreto sviluppo” di Berlusconi e può essere accumunata soltanto a quella della Regione Calabria il che dà l’idea del livello non solo del nostro ceto politico ma anche dell’(im)prenditoria locale.

La delibera ovviamente spalma su quasi tutto il territorio cittadino (fortunatamente la legge ne esclude una parte) i premi di cubatura fino al 50% previsti nella legge regionale.

Al posto di casette o palazzine potrebbero sorgere palazzoni senza nemmeno dover cedere le aree per gli standard persino nelle sottozone B2 e B3 dove la densità edilizia è già elevata.

Nelle B2 (senza contare gli effetti dei sottotetti e del piano casa) c’è già un indice territoriale di 10.5 mc/mq, nelle B3 3,3 mc/mq.

Consentire ai costruttori di aumentare i volumi esistenti del 50% nel centro di una città ingolfata e senza parcheggi e verde significherà moltiplicare operazioni come via Carducci.

Derogare alle distanze e alle altezze fissate dal PRG significa che gli edifici cresceranno in volume e altezza senza dover arretrare e cedere spazio. Praticamente gli edifici vicini saranno soffocati dai nuovi mostri.

Roba da speculazione anni sessanta! La monetizzazione prevede che invece di cedere gli standard di verde, parcheggi, servizi i privati potranno pagare il Comune.

Insomma aumenterà ulteriormente il carico urbanistico ma senza cedere aree ad uso pubblico. Pescara avrebbe bisogno di riqualificazione urbana invece si consentirà di monetizzare gli standard! Pescara non ha certo bisogno di premi di cubatura del 50% visto che sono migliaia gli appartamenti invenduti, sfitti e non occupati.

Pescara ha bisogno di verde, marciapiedi, strade, parcheggi, piste ciclabili, spazi pubblici, non di nuovi palazzoni!

L’impatto di una simile delibera, che il Comune non è obbligato ad approvare, sarebbe devastante su una città che già paga le conseguenze della crescita edilizia disordinata del passato.

Va anche notato che questa pioggia di premi di volumetria costituisce non solo un regalo alla rendita ma anche una cospicua mancata entrata per le casse comunali (le deroghe al PRG con gli accordi di programma almeno si pagano!). Nessuna regione seria ha approvato una legge regionale del genere e il Consiglio Comunale ha il dovere di limitarne l’applicazione.''

 


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