Suicidio di Silvi, resta un indagato per l'ipotesi di omicidio

Una delusione d'amore il movente più accreditato

18 Febbraio 2014   12:47  

Non sembrerebbe lasciare spazio ad equivoci o ad altre interpretazioni la tragica morte di Franco Morelli, il 21enne di Silvi trovato domenica mattina in macchina con due proiettili di pistola in testa.

Un ragazzo dalla vita travagliata, costretto tra i 15 ed i 18 anni a vivere in una casa famiglia di Pescara, per poi trasferirsi presso i nonni residenti nella cittadina rivierasca, dove aveva da poco trovato impiego presso una ditta di slot machines.

Pochissimi, per non dire nulli, ormai, i dubbi degli inquirenti, sempre più convinti che il giovane si sia suicidato a seguito di una delusione d'amore, evidentemente persuasi in tal senso dai fatti prima ancora che dalle ricostruzioni tecniche: decisivi, in tal senso, devono essere stati l'assenza di altre impronte sulla calibro 7,65 insanguinata, a traiettoria dei colpi sparati dall'interno della vettura e l'assenza di altre persone.

Pur defilata e, almeno in apparenza, presa in scarsa considerazione, permane tuttavia l'ipotesi di omicidio, che però potrebbe anche essere un mero espediente per verificarne l'infondatezza. E' in tal senso che, probabilmente, va considerato l'esame del guanto di paraffina cui è stato sottoposto il fratello del marito (attualmente in carcere) della donna che pare avesse una relazione con il giovane.

Probabile, a questo punto, che l'uomo provveda dunque alla nomina di un proprio consulente per l'autopsia cui verrà sottoposto il cadavere del giovane. Sempre a giorni, intanto, sono attesi gli esiti degli esami del Ris sulla scena del delitto.


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