''Sull'ex CO.FA. sono legittime solo opere di pubblico interesse''

30 Agosto 2012   16:39  

Riceviamo da Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio Regionale, e pubblichiamo:

''Sgombriamo il campo dalle ipocrisie.L'area ex CO.FA. che domani Chiodi trasferira' a trattativa privata alla Camera di Commercio di Pescara e' quella di maggior pregio dell'intera area metropolitana Chieti - Pescara.

Un'area a ridosso del Porto Turistico di Pescara che, in un momento di crisi come quello che sta vivendo l'edilizia, vale una vera e propria fortuna per chiunque avra' la possibilita' di metterci sopra anche un solo mattone.

La questione e' proprio questa. Potra' la Camera di Commercio di Pescara realizzarci sopra (o farci realizzare da qualcuno) interventi edilizi? E se sì, quali interventi potra' realizzare? Dietro questi interrogativi, solo in parte risolvibili con la lettura delle previsioni del Piano Regolatore di Pescara, si celano i reali ed allo stato ancora inconfessati obiettivi di una operazione che formalmente  appare come un pessimo affare per la Camera di Commercio.

Questo perche' la paura di aprire al mercato e di ricorrere ad un' asta pubblica che avrebbe potuto portare in mani diverse e magari anche piu' generose, ma incontrollabili, il terreno ha indotto Chiodi a fare ricorso alla trattativa privata.

E la trattativa privata, per quanto contemplata dalla legislazione regionale (art. 1, comma 1, lett. d, L.R. 16/2006) impone al soggetto pubblico o prevalentemente pubblico che acquista di vincolarne formalmente la destinazione ad impianti, attrezzature, servizi pubblici o di pubblico interesse, secondo la definizione dell'art. 2, let. F) del D.M. 1444/68.

Dunque se, come devo presumere, domani Chiodi rispettera' la legge, dovra' iscrivere con l'atto di alienazione un vincolo di destinazione che consentira' alla Camera di Commercio di sfruttare l'area solo per interventi associabili alle c.d. "urbanizzazioni secondarie": in pratica per una scuola, un impianto sportivo o anche una chiesa, o magari una sede della Camera di Commercio.

Di certo non potra' sfruttarla per realizzare alberghi o negozi o, ancor meno, per residence o appartamenti.

Ma allora sulla base di quali presupposti il Presidente della Camera di Commercio di Pescara evoca il project financing per la realizzazione e la gestione degli interventi su quell'area?

E perche' all'operazione partecipa un soggetto privato, quale e' una Fondazione, che di certo non ha i requisiti per beneficiare di una alienazione regionale a trattativa privata?

Ed ancora, perche' PD e PDL, che fingono di litigare pure per l'ingresso in curva allo stadio di Pescara, vanno d'amore e d'accordo sulla piu' grande operazione immobiliare degli ultimi dieci anni, sulla quale non si dicono una sola parola storta o fuori luogo?

E, soprattutto, perche' non si e' seguita la strada piu' logica e trasparente, quella della preventiva definizione analitica di tutte le potenzialita' del sito e del successivo ricorso al mercato, piuttosto che quella esattamente contraria, che domani vedra' Chiodi vendere a trattativa privata un sito il cui destino (e conseguente valore) e' ancora tutto da scrivere?''


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