Sviluppo Italia Abruzzo: Nicola Argirò, no alla liquidazione

28 Marzo 2013   10:10  

"La liquidazione di Sviluppo Italia Abruzzo impedirebbe le ottimali azioni di animazione, tutoraggio ed erogazione a favore dei neo-imprenditori abruzzesi e comprometterebbe, allo stesso tempo, la permanenza delle imprese insediate nei 3 incubatori, mettendone a rischio il futuro con gravi ripercussioni sull'occupazione".

Lo sostiene Nicola Argiro', presidente della Quarta Commissione (Industria-Commercio, Turismo), dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale, di una risoluzione che impegna la Giunta "ad attivare, in tempi brevi, tutte le procedure previste dalla legge, per l'acquisizione da parte della Regione Abruzzo, al costo simbolico di 1 euro, del pacchetto Azionario di Sviluppo Italia Abruzzo, avviando contestualmente il piano prospettato ai lavoratori, il quale prevede lo 'spacchettamento della societa'' al fine di favorire il reinserimento dei 19 dipendenti presso strutture regionali aventi competenze analoghe".

Nella risoluzione si invita, inoltre, la Regione a valorizzare e utilizzare il patrimonio immobiliare e gli incubatori d'impresa di Sviluppo Italia Abruzzo, sensibilizzando il liquidatore e il management della proprieta' ad individuare le risorse dedicate per il pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti della societa'.

"Sviluppo Italia Abruzzo spa (societa' controllata al 100% da Abruzzo Sviluppo spa e attualmente in liquidazione), ha 19 dipendenti e dispone di 3 incubatori d'impresa che ospitano attualmente 38 aziende, per un totale di 213 occupati.

Oltre a partecipare a importanti progetti di sviluppo locale, alcuni in corso di realizzazione come 'Crea Impresa', gestisce il Titolo II del Dgls 185/2000, il cosiddetto "Autoimpiego" (la legge dello Stato che finanzia le nuove imprese).

Sono evidenti, dunque, le conseguenze che la cessazione della sua attivita' comporterebbe per l'economia regionale", conclude Argiro'


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