Sviluppo: #Lolli, Vogliamo Riconnettere L'Abruzzo Al Mondo Con I Nuovi Fondi Strutturali 2014-2020

"Abruzzo: dal territorio all'industria. Un'idea sostenibile"

07 Marzo 2016   10:00  

"Riconnettiamo l'Abruzzo al mondo per aprire una nuova fase di crescita".

Giovanni Lolli apre la nuova stagione di programmazione europea in vista dei nuovi fondi strutturali 2014-2020.

"Ma vogliamo che sia una stagione diversa, che guardi alle indicazioni dell'Unione europea, che sia in grado di aprire una nuova fase di sviluppo, che soprattutto si conformi alle esigenze delle imprese e del territorio. Vogliamo, in una parola, che sia sostenibile, dove per sostenibilita' deve intendersi di essere persuasi che conviene".

Da qui nasce l'appuntamento alla Fater di Pescara, "Abruzzo: dal territorio all'industria. Un'idea sostenibile", che vede al centro imprese, Regione e parti sociali in grado di pensare e disegnare un modello sostenibile di crescita da calare nella programmazione europea del fondi.

"E' la prima volta che accade - dice Giovanni Lolli - com'e' la prima volta che la Regione si siede con le aziende abruzzesi per stilare gli indirizzi strategici della politica industriale dei prossimi anni. Lo facciamo in virtu' dell'esperienza accumulata nelle precedenti programmazioni.

Ma lo facciamo soprattutto perche' si sottoscrivi la Carta di Pescara, cioe' un patto tra le imprese e la Regione nel quale gli investitori sappiano quali siano le strade e le linee da seguire per ottenere premialita' nei bandi comunitari". Ma proprio alla vigilia della nuova programmazione europea il vicepresidente della Giunta regionale ha invitato l'Abruzzo a "riconnettersi al mondo".

"Questa regione - ha spiegato Lolli - e' cresciuta solo quando ha deciso di connettersi al mondo circostante, solo quando e' voluta uscire dall'isolamento nel quale culturalmente ha propensione a chiudersi.

In questo momento questa e' una regione distratta, lontana dai temi dello sviluppo e del lavoro, attenta invece al campanile, alla sede di questo o di quell'ufficio pubblico e non capisce che in questo modo e' scollegata alla realta' e dunque allo sviluppo e alla crescita. Noi abbiamo il dovere politico di riportare al centro questi temi, di riattivare il flusso".

In questo senso, Lolli ha voluto sottolineare l'impegno del presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, nell'attivita' di riconnessione dell'Abruzzo, "a partire dal reinserimento dell'Abruzzo nelle reti Ten-t e nella programmazione del Masterplan, questioni che non erano affatto scontate e nelle quali e' stata decisiva l'azione del presidente D'Alfonso".

Parlando invece della programmazione europea appena terminata, il vicepresidente Lolli ha fornito qualche cifra sullo stato di utilizzo, impegno e rendicontazione dei fondi strutturali 2007-2013. "Sul Fesr abbiamo rendicontato il 108% andando oltre, cosi' come auspica sempre l'Unione europea; nel Fse abbiamo raggiunto il 100% e lo stesso risultato lo abbiamo ottenuto nel Fas.

Questi risultati - ha aggiunto Lolli - sono stati raggiunti grazie al duro lavoro fatto negli ultimi 20 mesi. Perche' circa due anni fa, quando cioe' siamo entrati nella gestione politica e amministrativa della Regione, i numeri erano molto, molto diversi. Il Fesr, che aveva una dotazione di 375 milioni di euro, poteva contare all'estate 2014 su una certificazione di 200 milioni di euro; l'Fse aveva bloccati 60 milioni di euro; il Fas, con una dotazione originaria dei 610 milioni di euro, aveva 1,8 milioni spesi e solo 200 assegnati.

Questi dati - ha precisato Lolli - danno la misura del lavoro che e' stato fatto negli ultimi mesi, lavoro che ha permesso di recuperare in termini numerici ma soprattutto in termini di credibilita' con l'Unione europea".

Il vicepresidente ha detto chiaramente che "per la prossima programmazione non possono ripetersi i ritardi che ci sono stati nella 2007-2013, per questo dobbiamo creare le condizioni migliori per attuare al meglio i programmi operativi futuri".


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