Taglio delle guardie mediche, Febbo: ''Opportuna riorganizzazione'', Acerbo: ''Demolite la sanità''

12 Settembre 2013   11:39  

Dopo le vivaci poroteste cotro l'ipotesi di dismissione di numersi presidi di guradia medica, in particolare nei comuni dell'Alto vastese, e di cui abbiamo dato ampio risalto, si è tenuta questa mattina una riunione a cui hanno partecipato il commissario alla sanità Gianni Chiodi e i vertici della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro e Pasquale Flacco.

Dichiara e rassicura a tal proposito l'assessore regionale di Chieti Mauro Febbo: 

''Nel suo intervento il presidente Chiodi  ha elencato le motivazioni dell'operazione che punta ad un'adeguata riorganizzazione.

Questo non si traduce affatto in un depotenziamento delle strutture sanitarie sul territorio ma l'obiettivo è lavorare affinché i servizi e le prestazioni offerte rafforzino tutte le attività esistenti nelle aree distrettuali, a garanzia della continuità assistenziale, con prestazioni che potranno essere erogate non solo nelle ore notturne e nei festivi ma anche nelle ore diurne.

La Regione, come ha evidenziato Chiodi, punta quindi a completare la risposta al bisogno di salute dei cittadini dell'Alto vastese e dell'intero territorio interno regionale.

Si tratta di un'ulteriore conferma di come quel territorio sia costantemente attenzionato dal Governo regionale che sta mettendo in campo tutti gli interventi necessari per potenziare il sistema sanitario e dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini".

Rispondendo poi alle dichiarazioni dei consiglieri Acerbo e Saia Febbo sull'argomento Febbo ha dichiarato:

"Continuano nella loro attività preferita, fare polemiche attaccandosi come sempre ad un qualunquismo e ad un populismo diventati ripetitivi e noiosi. Voglio ribadire che grazie al progetto presentato dal Commissario Chiodi si procederà ad una ristrutturazione che sono sicuro si farà sentire a breve i suoi benefici su tutto il territorio. Il risultato finale sarà un sistema sanitario più efficiente ed in grado di eliminare gli sprechi".

Avevano detto Saia e Acerbo: 

''Il Presidente Chiodi, commissario alla sanità (nonchè assessore alla sanità per autoconservazione dopo le dimissioni di Venturoni) continua imperterrito la sua instancabile opera di demolizione della sanità pubblica. 

Ultima azione distruttiva: la soppressione di venti sedi di Guardia medica festiva - notturna.

Quello che colpisce maggiormente sono le sedi dislocate in territori montani ed in zone disagiate e, per questo, colpite dalla spopolazione. 

Tale scongiurata decisione che rappresenta un ulteriore duro colpo inferto ai Cittadini abruzzesi malati e abbisognevoli di assistenza, viene, come al solito, giustificata con l’esigenza di risparmiare (come al solito sulle spalle dei più deboli).

La verità è forse che Chiodi ha bisogno di rastrellare fondi per continuare a pagare 4 direttori e 4 vice direttori generali delle ASL, e un suo staff di dirigenti megagalattici. 

Va ricordato a Chiodi che questo suo ultimo atto comporta:

1) Un danno all’assistenza territoriale extra ospedaliera che, a parole, ha più volte dichiarato di voler potenziare; 

2) Un ulteriore colpo alle zone interne e più disagiate della nostra regione (che proprio per questo sono meno popolose e vedono aumentare la tendenza allo spopolamento);

3) Un danno nei confronti di molti medici che oggi svolgono il servizio di Guardia medica nelle sedi che s’intende abolire; 

4) La violazione di un protocollo di intesa sottoscritto in passato dalla Regione con i sindacati dei medici di medicina generale che prevedeva, per la Guardia Medica, uno standard di rapporto tra sedi e popolazione che, con questo atto commissariale viene ampiamente violato.''

 


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