Talpa in Procura a Lanciano, Mario Di Campli resta ai domiciliari

20 Dicembre 2011   18:35  

Il gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata da Mario Di Campli, il dipendente della Procura di Lanciano ai domiciliari da martedi' scorso con l'accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio.

E' stata dunque confermata dal gip la misura cautelare per Di Campli, che fino alla scorsa settimana svolgeva la mansione di autista in Procura.

L'uomo, 50enne di Lanciano, e' accusato di aver informato Felice Di Fazio, arrestato lo scorso 28 novembre con l'accusa di usura e truffa, sulle indagini che si stavano svolgendo in Procura sul suo conto.

Di Campli nell'interrogatorio di garanzia si e' dichiarato 'vittima' dell'usura di Di Fazio.

"Presenteremo una nuova istanza di scarcerazione - annuncia l'avvocato del dipendente, Antonio Codagnone - il mio assistito ha chiarito nell'interrogatorio la sua posizione, respingendo le accuse. Valuteremo nei prossimi giorni un eventuale ricorso al Tribunale del Riesame perche' dalle intercettazioni, a nostro avviso, non risultano rivelazioni importanti". 


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