Tangenti nella ricostruzione, Cialente: "Chi ha sbagliato, ora paghi"

Rimosso dirigente, vicesindaco si dimette

08 Gennaio 2014   13:40  

Volti cupi quelli della Giunta comunale dell'Aquila sulle cui teste stamane si è abbattuta la scure dell'illegalità, della corruzione e del malaffare, nell'ambito più scottante in cui opera l'intera amministrazione, quella cruciale della ricostruzione.

Un colpo dritto al cuore, con l'avviso di garanzia che ha raggiunto l'attuale vice sindaco e assessore Roberto Riga, e l'arresto di due persone che hanno lavorato con l'amminsitrazione comunale nel post sisma.

Si tratta di Pierluigi Tancredi e Valdimiro Placidi. Entrambi agli arresti domiciliari sono stati arrestati per fatti che risalgono al 2009: Placidi fu scelto come assessore alla ricostruzione, come figura tecnica, lui che era direttore del Consorszio Beni culterali, e fu scelto come assessore il 15 dicembre 2009.

Arrestato anche Pierlugi Tancredi che è stato consigliere Pdl dal 2007 al 2010 e poi il 17 agosto 2010 si dimise per scelta personale per lavorare nella ricostruzione come procuratore per conto di imprese per le quali seguiva le commesse.

L'indagine dell'operazione “Do ut des” sono state effettuate dalla Squadra mobile dell'Aquila in collaborazione con quelle delle questure di Perugia e Teramo, e si si basano su due filoni: la ricostruzione e il sistema creato dai soggetti coinvolti per far sì che nell'aggiudicazione dei lavori di ricostruzione si favorisse una ditta con elergizioni di denari.

La tegola pesante  riguarda anche i dirigenti del Comune. Tra gli indagati il dirigente Mario Di Gregorio, un figura extra, aggiunta grazie ad un Opcm.

Dopo i fatti di questa mattina il sindaco Cialente ha deciso di rimuovere Mario Di Gregorio, affidando al direttore di dipertimento Vittorio Fabrizi le sue mansioni.

Di Gregorio, forse che sarebbe stato opportuno rimuoverlo prima, ma stante la carenza di dirigenti è rimasto al sui posto. Nel 2011 infatti fu indagato per aver fatto cambiare la scheda di rilevamento dei danni della casa materna per ottenere un contributo più cospicuo passando la classificazione da "A" (danni lievi) a "E" (danni gravi strutturali).

Ora però il vaso è colmo. “Errare humanum est – ha detto il sindaco- ma il dolo non si può accettare. Vista la delicatezza della materia ricostruzione, abbiamo deciso di rimuoverlo, visto anche che il suo mandato è in scadenza”.

Resta però l'ombra del concorso interno per dirigenti, attualmente in corso, dal quale Di Gregorio potrebbe rimergere.

Sarà difficile capire, come ha ribadito il sindaco, come sostituirlo, data la carenza delle figure necessarie. “I diriegenti Amorosi e D'Ascanio sono andati in pensione e per noi era difficile mettere in atto la necessaria rotazione dei dirigenti. Non sappiamo come tamponare la situazione attualmente. I dirigenti sono al momento solo due”.

Roberto Riga, presente in conferenza stampa con la giunta ha scelto le dimissioni. “Ho ricevuto l'avviso di garanzia stamattina a casa, io sono tranquillo e sereno. Si dovrà fare puntuale verifica, molti dei fatti nei quali sarei convolto neanche li concosco. Confido pineamente nella magistruatura, e siccome tengo alla famiglia e alla città mi tiro da parte”.

“Se ci sono stati dei rumors di possibili illegalità – ha detto Cialente – io sono sempre state tranquillo grazie alla presenza della Procura, e chiedo come italiano e come aquilano, prima ancora che come Sindaco, che la magistratura lavori, speriamo in tempi rapidi. L'immagine della vicenda aquilana, e che dà all'Italia intera e all'Europa è fondamentale. Ho chiesto al Governo regole più stringeti sulla regolarità della ricostruzione, in piena fiducia nella ricostruzione. Chi ha sbagliato paghi”.

Stamane le perquisizioni al Comune, negli uffici di Riga e Di Gregorio. “Non hanno sequestrato documenti -ha detto Riga- solo il mio Ipad in casa e il mio computer in Comune”.

Le indagini sono sono all'inizio, difficilissime perché riferite a quattro anni fa e perché i fatti illegali sono ben architettati.

Il diregente della Mobile Maurilio Grasso, ha sottolineato in conferenza stampa “il Comune non è coinvolto” ma ha ribadito che si è solo all'inizio.

di Barbara Bologna


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