Tarantelle lungo il tratturo al Nuovo Teatro di Teramo

24 Gennaio 2014   13:23  

Continuano gli eventi e le attività nel Nuovo Teatro Teramo lo spazio libero e creativo restituito alla città nei locali della ex-Oviesse, Sabato 25 gennaio 2014 a partire dalle ore 18:00 si terrà il concerto della Compagnia Aquilana di Canto Popolare.

Nata all’interno della storica cantina del Boss dell’Aquila per la sola gioia di suonare, canzoni d' amore e di dispetto, di lotta e di lavoro, con l'organetto e il ddu bott', la chitarra e il violino, i tamburelli, il flauto e le castagnette, anche dopo la notte maledetta del 6 aprile 2009, quando è stata la terra a ballare una tarantella di morte, la Compagnia non ha mai smesso di suonare e cantare, di portare in giro la musica della tradizione popolare, in attesa di tornare nella sue care e vecchie cantine, piazzette, strade e vicoli.
Canti raccolti lungo i tratturi, in tutte quelle terre del sud dove sono passati i pastori e i migranti, i poeti e i briganti, non esistevano registrazioni e l’unico modo per divulgarli era portarli con se, ricordarli, suonarli e cantarli, chi la sentiva la risuonava e la ricantava, così come la ricordava, modificando e contaminando musica e parole ed è anche per questo che della stessa canzone esistono tante versioni diverse, anche in paesi distanti solo pochi km.

IL GRUPPO

Anna - chitarra e voce;

Oriana - ballo, castagnette, tamburello e fischio

Stefano – organetto

Francesco - tammorra , tamburello

RiAbitanti - Il Nuovo Teatro Teramano (NTT) patrimonio pubblico torna nelle mani attive della cittadinanza! 

''Dal 18 gennaio, insieme al Teatro Valle e alla rete dei teatri occupati italiani, abbiamo riabitato i locali dell'ex-Oviesse (ex-Standa) per riconsegnarli al loro valore comune e storico. Qui sorgeva infatti un teatro di produzione - La Cetra - distrutto per costruire gli attuali locali a fini commerciali. Dopo 60 anni tutte/i insieme abbiamo la possibilità di re-immaginare lo spazio per farlo diventare luogo di scambio culturale e di condivisione. 

La proposta che stiamo vivendo è quella di ri-costruire un luogo di produzione, formazione e fruizione artistica, capace di soddisfare, coinvolgere e stimolare la cultura della città.

Attraverso un'Assemblea giornaliera, libera, orizzontale e costante che giorno dopo giorno compone l'Agorà... 

Questa è la nostra occupazione: RiAbitare spazi, occuparci della cultura con Cura, in quanto è una delle risorse principali del nostro paese e bene comune inalienabile.

Ogni giorno alle ore 18 è convocata un'assemblea pubblica dove la neo-comunità delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo di Teramo invita tutti gli abitanti della provincia a confrontarsi insieme per definire una proposta partecipata, che restituisca allo spazio la sua vocazione originaria di produzione artistica''

 


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