"#Tari, a L'Aquila più alta d'#Abruzzo". Per la #Cisl un salasso insostenibile

"Case e ai Map hanno generato centinaia di seconde case sfitte"

14 Settembre 2016   11:59  

“La tassa sui rifiuti, all'Aquila, è la più alta d'Abruzzo. Un salasso insostenibile, soprattutto per i proprietari di seconde case, che a causa dell'assetto attuale della città, restano sfitte”.

A sottolineare “l'aumento sproporzionato della Tari”, è il segretario Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano, che si fa portavoce delle decine di segnalazioni dei cittadini, pervenute al servizio Caf della Cisl.

“I tributi pagati dagli aquilani sono molto più alti, rispetto ad altre città abruzzesi”, evidenzia Sangermano, “e questo, soprattutto se si prende in considerazione la tassa sui rifiuti, che regala all'Aquila il primato negativo quanto a costo a famiglia, se rapportato al servizio offerto.

Senza contare che categorie come banche, cinema, musei, alberghi e biblioteche pagano tariffe meno elevate rispetto ad altre aree della regione, mentre alle famiglie aquilane viene chiesto un esborso di gran lunga superiore”.

Il problema, secondo Sangermano, riguarda soprattutto le centinaia di abitazioni ristrutturate dopo il sisma, molte delle quali figurano come seconde abitazioni, “che”, fa notare il segretario provinciale della Cisl, “restano sfitte a causa dell'eccesiva offerta del mercato rispetto alla domanda.

Pensiamo al progetto Case e ai Map, che incidono sulla possibilità di locare abitazioni, anche in centro storico, che prima del terremoto costituivano un reddito per gli aquilani.

Oggi, di fronte allo spopolamento della città, con un dato su tutti che è quello relativo alla diminuzione del numero di iscritti all'Università, le seconde case non producono più alcun reddito e risultano incollocabili sul mercato. A questo si aggiunge una tassazione eccessiva, che non è proporzionata al mutato aspetto sociale della città e del territorio.

L'Aquila è, attualmente, una realtà ben diversa dalle altre”.

Sangermano porta un esempio su tutti: pensionati che hanno acquistato una seconda casa attingendo ai risparmi di una vita lavorativa “e che devono far fronte ad una tassazione, tra Imu, Tari e Tasi, eccessiva rispetto al reddito. Ad essere penalizzate sono le fasce più deboli della società”.

La Cisl chiederà un incontro al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, per affrontare il problema della tassazione sulle abitazioni e delle diverse tariffe applicate.


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