Tassa per finanziamento cultura, l'opinione della Confesercenti

20 Agosto 2013   10:35  

Apprendo dalla stampa la notizia relativa alla richiesta del Sindaco Cialente, rivolta alle imprese locali, di sponsorizzaziore le attività sportive e culturali anche in vista della partecipazione dell’Aquila alla candidatura a Città Europea della Cultura; ciò attraverso l’aumento della TOSAP.

Tale richiesta si configura come corretta da un punto di vista istituzionale, e fa bene il nostro Sindaco a coinvolgere le imprese in un progetto così ambizioso; mi auguro che ciò possa essere l’inizio di un percorso di condivisione ben più ampio.

Noi di CONFESERCENTI riteniamo che il tema da mettere in discussione non sia solo quello del contributo ad una o più iniziative, perchè ogni nostra impresa è già impegnata, e lo ha fatto spontaneamente, nel sostegno di associazioni, di squadre di calcio e rugby, di eventi e di manifestazioni più o meno articolate. Il tema da discutere nelle sedi opportune è quello della responsabilità sociale delle imprese e del legame che ogni impresa può costruire con il territorio in cui vive e lavora. Il garante di un legame eticamente corretto tra impresa e territorio può e deve essere il nostro Comune, a condizione che sia in grado, oltre ad assumere il ruolo di tutela delle attività culturali come già sta facendo, anche quello di tutela delle imprese locali e dell’intero sistema economico locale.
Parlo di “impresa” in senso lato: è impresa sia quella che assume gli appalti milionari per la ricostruzione, come dice Massimo Cialente, ma anche quella dell’esercente che ha due gazebo in Piazza o, anche, quella dell’artigiano dell’edilizia che non riesce più ad acquisire clienti perché le nostre case o sono inagibili oppure sono nuove.
Il ruolo di tutela del sistema economico locale dovrebbe essere esteso anche ad una serie di iniziative tese, ad esempio, a privilegiare le piccole imprese locali nei subappalti da parte dei grandi gruppi extralocali, quelli che vengono identificati come acquisitori che non lasciano niente al territorio.
Altrimenti l’aumento delle tasse locali costituirebbe un altro aggravio per noi che, oltre ad aver subìto il danno del terremoto, subiremmo anche la beffa di maggiori oneri fiscali.
L’incremento di budget da destinare alle sponsorizzazioni da parte delle imprese, come l’incremento di tassazione, può derivare solo dal un incremento di reddito; non si possono aggiungere nuove tasse senza favorire l’incremento del reddito.
Il Comune può metterci in condizione di aumentare il nostro reddito ascoltando le istanze delle associazioni di categoria e favorendone l’incontro intorno a progetti condivisi.
La Città Europea della Cultura si fa con le imprese locali e con i cittadini, così come la Smart City e la ricostruzione sostenibile.
Sono i cittadini e le imprese locali che potranno essere determinanti nella ricostruzione di una città migliore di com’era e, per questo, l’attivatore di una nuova cultura può essere il Comune con tutti gli strumenti che ha a disposizione.
Non è possibile che tutto gravi sulle tasche delle imprese locali così come non deve essere lasciato solo il Comune nel sostegno delle iniziative culturali cittadine; c’è bisogno di un riequilibrio di relazioni e rapporti che tenga conto di tutto il sistema economico locale, serve una condivisione collettiva programmata negli anni.
Il nostro Sindaco, a suo tempo, chiese alle imprese, agli artigiani ed ai commercianti l’appoggio alla candidatura dell’Aquila a Città Europea della Cultura? Non mi risulta; ma va anche bene che lo faccia adesso e che, subito, attivi un forum permanente partecipato dagli attori istituzionali per mettere a punto un sistema ampio di coinvolgimento di tutte le realtà locali che abbiano un peso reale di rappresentanza.

Vice Presidente - Paolo Tella

 


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