Tasse, Barca: "Dobbiamo dimostrare a Bruxelles le reali necessità, finora si è lavorato male"

Intervista eslcusiva su tasse e nuova governance

29 Ottobre 2012   12:29  

"L'Italia ha lavorato male, malissimo da vent'anni" è questo il motivo secondo il Ministro della Coesione Fabrizio Barca per cui improvvisamente quello che sembrava assodato è tutto da rifare.

Una legge dello Stato, la 183 del 2011, stabiliva che la resitutzione delle tasse non non versate dopo il sisma fosse fatta al 40% in 120 rate.

Qualche mese fa, due circolari Inail e Inps, chiedevano invece alle imprese la resituzione del 100% delle tasse non versate.

Un'interrogazione parlamentare dell'onorevole Pd Gianni Lolli ha riportato all'attenzione del Governo il problema. Ed il ministro Elsa Fornero interrogata, spiegava che le interpretazioni di Inps e Inail erano corrette, secondo quanto chiesto dalla Commissione Europea. 

Qualche giorno dopo, la manifestazione davanti alla Prefettura dell'Aquila, nella quale si annunciava che era stato aperto.

E oggi Barca, presente in città con il ministro Vittorio Grilli e con Attilio Befera, direttore delle Agenzie delle Entrate, per l'inaugurazione della nuova sede aquilana, ci ha rilasciato un'intervista in eslusiva davanti alla Prefettura.

"L'italia ha sbagliato -ha detto Barca- non si decide di dare agevolazioni senza comunicarlo a Bruxellese e senza valutare le proporzionalità n base al danno".

E chiarisce che sulle circolari Inail e Inps non c'è stato alcun intervento correttivo, si è invece aperto il confronto con Bruxelles. Alla Commissione Europea si dovrà dimostrare la necessità delle agevolazioni che, per quanto riguarda la decurtazione sulla resistuzione delle tasse, non sarà per tutti.

"Sarà per coloro che dimsotreranno di avere tre requisiti: danno economico prolungato nel tempo, danno legato alla clamità, e che dimostrino che l'ordine di grandezza del rimborso sia legata al danno. E ciò, vale solo per le imprese e i soggetti assimilabili alle imprese, per non ledere il principio della concorrenza".

E chi già ha avuto indennizzi, talvolta superiori al reale danno?

"Si sarebbe evitato tutto questo se quanto stabilito nel 2011 fosse stato fatto bene."

Ora tocca al Comune dell'Aquila preparare un dossier, entro 10 giorni, che dimostri i dati delle imprese e requisiti suddetti. 

Barca poi parla della nuova governance della ricostruzione e in particolare  delle nomine di Paolo Esposito e Paolo Aielli a capo dei due uffici della Ricostruzione: "Sono Nomi di alta professionalità, senza coinvolgimenti precedenti nella ricostruzione. Due persone che arrivano dal settore privato, da aziende che hanno anche conosciuto il terremoto aquilano. Abbiamo scelto loto per evitare altri splendidi professionisti che già avevano lavorato nella ricostruzione, perché in questi tre anni si è lavorato senza sufficiente serenità."

Intervista e articolo di Barbara Bologna


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