Tasse da restituire al 100%. Il consiglio regionale contro il Governo Monti

Cronache dall'Emiciclo

23 Ottobre 2012   15:38  

Approvato all'unanimità in consiglio regionale la risoluzione urgente con primi firmatari De Matteis, Riucciuti, Giuliante, Pagano che ''impegna il presidente della Regione e la sua giunta a a mettere in campo tutte le iniziative nei confronti del governo nazionale'' affinchè vengano revocate le circolari Inps e Inail in cui si richiedono indietro alle aziende i versamenti con interessi dei contributi già oggetto di decurtazione del 60% nei terrotori del craatese sismico abruzzese.

Un incredibile ditrofront non necessario da parte di un governo che il consigliere Pdl Luca Ricciuti condanna con durezza nella sua esposizione del provvedimento: 

''In pubblica assemblea - spiga Ricciuti -  noi aquilani abbiamo invitato gli eletti a non votare più nessuna fiducia al governo Monti, se non finirà questo atto di guerra al popolo aquilano e abruzzese. Due circolari cancellano la decurtazione al 60% delle tasse sospese dopo il sisma e da restituire. Una decisione nata da una semplice paura di infrazione europea che potrebbe essere decisa dai signori di Bruxelles. Siamo al ridicolo. Si cancellano gli effetti di una legge dello Stato. Questo governo il Pdl non deve più votarlo e provo sempre più imbarazzo per il mio partito.''

A seguire Cesare D'Alessandro dell'Idv: 

''Non abbiamo bisogno della verve di Ricciuti: sono 32 volte che votiamo contro il governo Monti. Quelle di Inps e Inail sono due circolari sovietiche che annullano le decisioni di un assemblea democraticamente eletta. Il governo Monti non è democratico. E sottoscriviamo convintamente la risoluzione''

Infine Maurizio Acerbo di Rifondazione: ''Ovviamente sottoscriviamo. Invito Ricciuti a manifestare con noi al No Monti day a Roma'' 

E' la volta di Camillo D'Alessandro del Pd: ''I nostri partiti lo sostengono a Roma e lo contestano nei loro territori. Non è il problema Monti, dobbiamo far valere le nostre ragioni come con il governo Berlusconi. Cosa che ad esempio non ha fatto l'ex-commissario Gianni Chiodi''

Per Antonio Menna dell'Udc è un falso allarme: ''Voto si e ci mancherebbe ma sono comunque convinto che due circolari non potranno mai annullare gli effetti di una legge'' 

Prende la parola Giorgio De Matteis dell'Mpa che incvita il presidente Chiodi a procedere a ricorrere in sede giudiziaria contro le due circolari ''La cosa incredibile - spiega - è che la commissione europea non ha aperto nessuna procedura. Siamo di fronte ad una follia amministrativa''.

Infine il presidente Gianni Chiodi che prima del voto ha affermato quanto segue:

 "Il comportamento di Inps e Inail e' un comportamento antigiuridico. La richiesta di Inps e Inail e' fuori dalla logica amministrativa e giuridica perche' non e' possibile modificare quanto stabilito da una legge dello Stato con una circolare ministeriale, solo perche' l'Unione europea ha palesato, senza alcun atto ufficiale peraltro, la possibilita' di restituzione di contributi ritenendoli 'Aiuti di Stato'. Un comportamento del genere non puo' rimanere sotto silenzio".

In ragione di ciò, il presidente della Regione ha sollevato la necessita' che "si assumano contatti anche con il presidente del Consiglio Mario Monti per rappresentare a lui la situazione e capire se all'interno del governo siano state fatte valutazioni su questo tema.

A me sembra - ha aggiunto Chiodi - che non siano state fatte perche' Inps e Inail, che dipendono dal ministero del Lavoro, si muovono in maniera diversa dal ministero dell'Economia.

Da qui l'intervento di Monti che deve fare una sintesi, inducendo i suoi ministri a muoversi in maniera univoca su questo aspetto".

 

 

 


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