Tentano di estorcere denaro ad anziani, la polizia interviene e li blocca

10 Luglio 2013   14:11  

 La squadra mobile di Pescara, questa mattina, ha arrestato un pregiudicato di origine napoletana, Elio Femiano, 32 anni, e denunciato a piede libero un suo complice, R.C., di 60 anni, anche lui origine campana, per aver tentato di truffare due anziani pescaresi.

Per tutta la mattina gli agenti della Sezione Antirapina hanno seguito gli spostamenti in auto di Femiano fino a quando, in Via Valle delle Rose, il pregiudicato ha incrociato la sua prima vittima, un 80enne del luogo.

Femiano ha fermato l'uomo e gli ha chiesto dei soldi sostenendo che gli erano dovuti dal figlio dell'anziano. L'80enne fortunatamente non e' caduto nel tranello.

Il malvivente pero' non si e' arreso e ha continuato a girare per la citta' fino a quando, in via del Santuario, ha agganciato un'anziana di quasi 80 anni.
Questa volta il tentativo non e' andato a vuoto e ha convinto la donna ad accompagnarlo in casa dove si e' fatto consegnare 1.500 euro. Non contento, il truffatore ha convinto la malcapitata ad andare in banca a prelevare altri 5.000 euro.
A questo punto sono intervenuti i poliziotti che hanno provveduto ad arrestare Femiano e a recuperare il denaro.

Per riuscire nel suo intento il pregiudicato ha fatto parlare la vittima al telefono con una donna, che passandosi per sua figlia, e' riuscita a convincerla a consegnare i soldi allo sconosciuto.

Il ruolo del complice dell'arrestato, che per tutto il tempo e' rimasto nei pressi di un bar, e' ancora da chiarire. Probabilmente ha avuto il compito di "sorvegliare" a distanza l'evolversi degli eventi restando in continuo contatto telefonico con Femiano.

L'operazione della polizia rientra in una piu' ampia attivita' di indagine che da qualche tempo la squadra mobile sta conducendo per contrastare il fenomeno di gruppi di criminali che agiscono in trasferta per rendere piu' difficile l'azione degli investigatori.

L'arresto di Femiano comunque e' stato possibile anche per i continui scambi di informazione con altri uffici di polizia. Grazie a questi contatti ieri e' arrivata alla questura di Pescara la segnalazione dell'arrivo in citta' di alcune persone sospette.


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