Tentativo di estorsione, arrestati dai Cc due fratelli

31 Luglio 2013   09:29  

Da tempo costringevano un commerciante a far loro da prestanome, ma ieri mattina i carabinieri della compagnia di Lanciano hanno posto fine alla loro attività.

Si tratta di due fratelli lancianesi di etnia rom, Sabatino e Guglielmo De Rosa, rispettivamente di 51 e 47 anni, bloccati dai militari dopo cinque mesi di indagini e tradotti in carcere per custodia cautelare su disposizione del gip del tribunale cittadino.

Secondo gli inquirenti, i De Rosa dal gennaio 2012 costringevano un commerciante a fare loro da prestanome per un locale notturno che era di fatto gestito da loro. Successivamente, i due hanno preteso invano che l'uomo desse loro 13.000 euro a titolo di rimborso per spese di gestione probabilmente mai sostenute, continuando poi a tenerlo in pugno per motivi non ancora accertati.

Il più giovane dei due, Guglielmo, deve inoltre rispondere insieme ad altri due indagati di una seconda estorsione ai danni di un imprenditore di Pescara, cui erano stati estorti 2.000 euro, derivanti da un debito che la vittima aveva contratto con un 45enne di Chieti, che insieme ad una 32enne lituana aveva commissionato a De Rosa il recupero della somma.

I tre sono stati arrestati con l'accusa di lesione continuata in concorso.

 


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