Teramo: che sia arrivato il salto di qualità?
Dopo i precedenti scontri diretti con L'Aquila e Poggibonsi, in cui i biancorossi non hanno affatto sfigurato ma hanno raccolto due sconfitte, ieri contro il Pontedera il Teramo ha raccolto in extremis un pareggio forse non molto utile ai fini della classifica, essendo stato appaiato da Chieti e Aprilia, ma probabilmente molto importante dal punto di vista della maturità si squadra.
Il risultato di ieri, infatti, é stato figlio di una prestazione nettamente inferiore dal punto di vista del gioco rispetto alle due partite precedenti, ma sicuramente superiore dal punto di vista della malizia e della furbizia, ossia ciò che, secondo Roberto Cappellacci, ancora mancava al Diavolo per competere davvero alla pari con le dirette concorrenti nella corsa ai play-off. La partita é stata di fatto sempre condotta dal Pontedera, ma il Teramo ha avuto il merito di non disunirsi e di continuare a cercare il pareggio nelle rare occasioni concesse dai granata, riuscendovi a nove minuti dal fischio finale.
Per una squadra che, secondo molti, era a tratti bella a vedersi ma poco solida caratterialmente, si tratta senza dubbio di un progresso non indifferente, sintomatico forse del raggiungimento, se non definitivo assai prossimo, di quel salto di qualità da tempo atteso, indispensabile per affrontare alla pari gli avversari dei piani alti. La miglior controprova possibile di questa ipotesi potrà avere luogo già nel prossimo turno, in occasione dell'incontro casalingo proprio contro l'Aprilia, un autentico scontro diretto per il quinto o il sesto posto, che darà inoltre al Diavolo la possibilità di vendicare il perentorio 3 a 0 subito dai laziali all'andata.
In ultimo, ma non certo per minore importanza, una menzione speciale per il capitano, Andrea Bucchi, autore ieri del sesto gol in sette presenze in questo campionato per lui così denso di problemi fisici, dimostratosi una volta di più pedina imprescindibile per il corretto funzionamento degli schemi biancorossi. Chissà dove sarebbe ora il Diavolo se avesse potuto contare su di lui a pieno regime anche nel resto della stagione.
Lorenzo Ciccarelli
