Teramo: il settore Lavoro della Provincia è senza soldi, a rischio 110 lavoratori

04 Settembre 2012   10:29  

Non c'è un euro per nessuno.

E la Provincia di Teramo soffre, con 110 i dipendenti della società in house della Provincia, Teramo Lavoro, che dopo l’ennesima scadenza dei loro contratti a tempo determinato avvenuta il 30 giugno scorso,non sanno quale sarà il proprio futuro.

Le casse provinciali sono rimaste vuote dopo il blocco dei finanziamenti legati al Fondo sociale europeo grazie ai quali è garantito in larghissima parte il funzionamento dei servizi per l’impiego affidati alla società in house Teramo Lavoro. Bruxelles per ora resta ferma, dopo aver chiesto verifiche a seguito di inchieste aperte dalla magistratura sulla regolarità delle assunzioni e la gestione dei fondi all’interno dell’in-house, e di un esposto inviato dalla Uilall’Unione europea.

I Fondi bloccati a Bruxelles sono usati per pagare gli stipendi di oltre la metà dei 110 dipendenti, quelli del settore lavoro, di Teramo Lavoro. Si tratta per la maggior parte di ex precari dell'ente riassunti dal giugno 2010 attraverso la società in house con contratti a tempo determinato. I contratti dei lavoratori sono stati rinnovati dall’ente fino al 31 dicembre 2012.

"Sono pronto a tutelare anche per vie legali la società, i lavoratori e la Provincia stessa", spiega l’amministratore unico di Teramo Lavoro,Venanzio Cretarola, che contesta il blocco dei fondi e le sue motivazioni, "non sipossono sospendere dei fondi perché si è letto un articolo sul giornale o perché c’èun’inchiesta in corso, per la quale, tra l’altro, non sono stato ancora sentito. "


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