Teramo: voglia di riscatto contro l'Hinterreggio e contro gli infortuni
Reduce dall'immeritata sconfitta casalinga contro l'Aprilia, con un solo punto conquistato nelle ultime quattro gare pur non sfigurando affatto, il Teramo intende fare il possibile per tornare da Reggio Calabria con i tre punti, per tornare a riassaporare il gusto della vittoria, che manca dal 3 febbraio (2-0 al Fondi) e, soprattutto, per non perdere ulteriore terreno nei confronti delle concorrenti nell'inseguimento dei play-off.
L'avvicinamento all'impegno contro l'ostica Hinterreggio, tuttavia, non comincia certo sotto i migliori auspici, a causa dell'ennesima tegola caduta sulla testa di Mirco Petrella, appena rientrato da un infortunio e subito rinfortunatosi contro l'Aprilia. L'ecografia cui l'esterno d'attacco si é sottoposto martedì ha evidenziato uno stiramento al flessore della gamba sinistra, che secondo le prime previsioni lo costringerà ad almeno un mese di stop. L'indisponibilità di Petrella va a fare il paio con quella del centrocampista Luca Righini, fermo ai box per almeno ancora tre settimane a causa di una distorsione alla caviglia.
Roberto Cappellacci ed i suoi, tuttavia, non hanno intenzione di lasciarsi scoraggiare dall'ennesima brutta notizia dall'infermieria, e nella tana dei calabresi punteranno decisi a fare il colpaccio, come si evince anche dalle parole del bomber e capitano Andrea Bucchi: "Contro l'Aprilia siamo stati sfortunati, compreso il rigore che ho fallito. Ma non ci scoraggiamo, e puntiamo a conquistare il prima possibile la matematica salvezza, senza dimenticare che siamo ancora in corsa a pieno titolo per un posto nei play-off. Dovremo però stare molto attenti all'Hinterreggio, una squadra che sta attraversando un ottimo momento di forma".
Per domenica, a parte gli indisponibili Righini e Petrella, Cappellacci potrà contare su tutto il resto della rosa, compreso l'esterno offensivo De Stefano, allenatosi regolarmente con il resto dei compagni in settimana dopo l'operazione alla mano che lo ha tenuto fuori per quindici giorni.
Lorenzo Ciccarelli
