Terremoto: inchiesta appalto spazzaneve, 5 indagati

11 Aprile 2013   12:30  

Nuova inchiesta della magistratura aquilana su presunte irregolarita' nel post terremoto.

L'attenzione degli inquirenti - il pm e' Antonietta Picardi - ha puntato la lente d'ingrandimento sulla gara d'appalto, indetta dalla Provincia, relativa all'acquisto di undici mezzi spazzaneve 'Unimog' della Mercedes e sulla gestione che lo stesso ente aveva affidato a due societa' esterne che si occupano della pulizia delle strade innevate.

I fatti risalgono al post sisma. Gli indagati, che devono rispondere in concorso e a vario titolo di turbativa d'asta, falso e abuso d'ufficio, sono Francesco Fucetola, 63 anni, dell'Aquila, dirigente del settore viabilita' e trasporti della Provincia; Giuseppe Fiaschetti, 53 anni, di Lucoli (L'Aquila), geometra dello stesso settore dell'Ente; Piero Barbuscia, 61 anni, di Pescara, titolare della concessionaria che aveva venduto gli Unimog; Gaetano Specchio, 52 anni, dell'Aquila e Piera Serinaldi, 39 anni, d Roma, titolari di ditte specializzate nella pulizia del piano neve. Stando alle indagini condotte dalla polizia giudiziaria del Compartimento della polstrada Abruzzo e Molise, l'appalto per gli spazzaneve sarebbe stato pilotato affinche' la gara fosse vinta da Barbuscia.

La somma sborsata fu di un milione e mezzo di euro la meta' dei quali erogati dalla Provincia, l'altra dalla protezione civile. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori i nuovi mezzi spazzaneve sulla carta lavoravano per conto della Provincia, in realta' erano a disposizione dell'Anas.

I funzionari della Provincia sarebbero stati a conoscenza di questa circostanza ma le ditte sono state sempre liquidate con 20 mila euro a stagione. L'inchiesta, stando a quanto risulta all'Agi, era nata da un controllo della polstrada su un trasporto eccezionale di spazzaneve da demolire.

I mezzi sarebbero stati dichiarati distrutti dal terremoto del 6 aprile 2009 a seguito del crollo del tetto dell'autoparco provinciale, ma in realta' quell'edificio non ebbe danni. Per tutti, tranne che per Specchio, la Picardi ha chiesto la misura cautelare dell'applicazione della misura interdittiva dai luoghi di lavoro.

Su questa istanza e' atteso il pronunciamento del Gip.


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