Terrorismo Nero, condannato a 6 anni Stefono Manni capo del gruppo "Avanguardia ordinovista"

29 Settembre 2016   13:13  

La condanna a 6 anni di reclusione per Stefano Manni, il capo del gruppo politico clandestino  è arrivata dal Gup del tribunale dell'Aquila Guendalina Buccella, dopo un processo con rito abbreviato.

Processo che ha visto l'imputato accusato di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.

Stefano Manni, 49 anni, di Ascoli ma residente a Montesilvano un ex carabiniere, è ritenuto il capo del gruppo politico clandestino «Avanguardia ordinovista», sgominato dall’operazione dei carabinieri del Ros «Aquila nera», portata avanti in diverse regioni d’Italia (Abruzzo, Lombardia, Piemonte Lazio e Campania) che portò all’arresto di 14 persone, di cui 11 in carcere e 3 ai domiciliari.

Assolto,  sempre con rito abbreviato, Franco Montanaro, 46 anni, di Roccamorice.

Nell’inchiesta coordinata dall’allora procuratore antimafia e antiterrorismo, Fausto Cardella e dal sostituto Antonietta Picardi, altre 30 persone sono state indagate a piede libero.

Nel luglio 2015 con giudizio immediato sono stati disposti i rinvii a giudizio di tutti gli accusati iniziali, in tutto 44 persone. Attualmente una ventina di persone è sotto processo a Pescara.

Gli obiettivi del gruppo neofascista erano, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , gli ex presidenti della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi, la senatrice  Stefania Pezzopane, il vice sindaco dell’Aquila ed ex procuratore Nicola Trifuoggi e l’allora leader dell’Unione di centro Pier Ferdinando Casini.


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