Chi si aspettava che, nell'occasione, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa annunciasse ufficialmente la propria candidatura alla carica di sindaco, deve essere rimasto sorpreso.
"Ho ritirato, come tutti sapete, le mie dimissioni, poiché ritengo che ci sia ancora molto lavoro da fare per Pescara e la Provincia" - ha esordito Testa nella conferenza stampa da lui indetta - "e posso garantire che da oggi lavorerò in tale direzione con motivazione ancora maggiore".
Il presidente della Provincia, il più papabile candidato sindaco per la coalizione di centrodestra insieme al primo cittadino uscente Luigi Albore Mascia, ha poi auspicato l'unità della coalizione nella scelta: "Non ho convocato tale conferenza per candidarmi, bensì per ribadire il mio impegno nei confronti di un centrodestra coeso e pronto ad ascoltare le istanze ed il giudizio dei cittadini pescaresi, i soli ad avere voce in capitolo in una scelta di questo tipo. Una scelta che, dunque, non può spettare ai cosiddetti tavoli romani, che non possono rispondere davvero alle esigenze dei cittadini".
Un'apertura, di fatto, all'ipotesi di svolgimento delle primarie di coalizione, da tempo data come la più percorribile: "Siamo pronti al giudizio delle primarie, che come sottolineato dall'onorevole Chiavaroli sono lo strumento forse più adatto in questo momento. Sono pronto ad accettare qualsiasi responso, ed a sostenere chiunque dovesse vincere, benché io speri che accada lo stesso per quanto mi riguarda in caso fossi io il prescelto. In ogni caso, è fondamentale che il centrodestra giunga ad una scelta convinta e nel minor tempo possibile".
Un rinnovato attestato di stima misto ad avvertimento, infine, nei confronti del rivale Albore Mascia: "Per Luigi continuo a provare una grande stima ed un forte sentimento di amicizia, onde per cui comprendo la sua ambizione di presentarsi per un nuovo mandato, ma è giusto che tali ambizioni possano essere coltivate dal sottoscritto o da altri. Per quanto mi riguarda, sono in qualsiasi caso disponibile a fornire il mio bagaglio politico e culturale per il bene della coalizione".
Lorenzo Ciccarelli
