Tonnellate di rame trafugate da cimiteri e case terremotate: sgominata banda di sciacalli

Un'associazione a delinquere, una banda di sciacalli, composta da cinque persone di nazionalità romena dediti a razziare i cimiteri dell'Aquila e dei paesi del circondario, le case terremotate e incustodite della zona rossa, gli uffici inagibili e abbandonati, come quelli dell'Inail e della Provincia. In cerca di rame, metallo sempre più raro e prezioso, senza però disdegnare altra refurtiva.

Hanno razziato e sciacallato tra le macerie almeno fino a questa mattina, quando la Squadra Mobile dell'Aquila ha stretto il cerchio intorno a tre dei cinque componenti della banda, che abitavano ad Aragno, frazione a pochi chilometri da L'aquila.

Gli arrestati sono Costantin Marius Dobre, il capo, Ramona Sorici Anca, la moglie del capo, che si occupava di piazzare la refurtiva, il fratello di lei Cornel Sorici.

Sono riusciti ad evitare l'arresto e sono tutto ricercati altri due componenti della banda: Ionut Buciumanu e Cornel Baluta.  Quasi certa la loro fuga in Romania.

I dettagli dell'operazione denominata Oro Rosso è stata illustrata oggi in conferenza stampa dal dirigente della squadra mobile Maurilio Grasso.

L'indagine è cominciata a gennaio, i sospettati sono stati pedinati per due mesi anche grazie ad un gps montato nella loro automobile. 'abbiamo atteso ad arrestarli – spiega Grasso - per essere sicuri che poi non venissero scarcerati il giorno dopo, come già avvenuto''.

Nel garage sono state trovate ben tre tonnellate di oggetti di rame, come grondaie discendenti, coperture di tetti, decorazioni alambicchi, fioriere lumini e altri oggetti trafugati nei cimiteri e anche nelle case, come le care vecchie conche di rame, appunto, uno dei simboli del folklore abruzzese.

Materiali che avrebbero reso 5 euro al chilo, venduti in nero o presso compratori autorizzati e non tenuti a interessarsi della provenienza del rame

Altra refurtiva come testimoniano le immagini possono essere prese in visione presso la questura dell'Aquila, da parte di chi ha subito i furti e potrebbe recuperare così il maltolto.

Al nostro microfono il dirigente della squadra mobile Maurilio Grasso.

Filippo Tronca
immagini e montaggio Marialaura Carducci