Tra il dire il fare, c'è di mezzo il M.A.R.

Un miraggio le casette su ruota

01 Febbraio 2010   14:49  

Ci sono ancora migliaia di aquilani esuli sulla costa, molti dei qulali pendolari, che hanno iscritto i figli nelle scuole dell'Aquila Ci sono oltre mille tra single e coppie a cui dopo quasi un anno dal terremoto non è stato assegnato un appartamento del Progetto CASE, progetto che comunque, ha assicurato prima di salutare tutti l'ex-commissario Bertolaso, è un miracolo, un capolavoro che il mondo ci invidia, e che però, Bertolaso ci conceda sommessamente, numeri alla mano, non è un miracolo per tutti i terremotati, come del resto non è stato un miracolo per tutti i morti, la resuscitazione di Lazzaro. E' insomma nella natura dei miracoli essere un po' esclusivi, la colpa non è di Bertolaso.

Il sindaco Cialente consapevole di questo piccolo problema, accolllato a lui in nome del coinvolgimento degli enti locali,. ha allora pensato bene di metterci una toppa con i M.A.R., ovvero con i Moduli abitativi removibili (cioè container, case su ruote, roulotte di ultima generazione, non si è ancora capito bene...), in particolare pensati per i tanti aquilani con case B e C che non hanno diritto ad un appartamento del Progetto CASE e che sono ospitati, in attesa di ristrutturare la loro abitazione, in un albergo o in affitto, a costi molto alti per la collettività.

'' Buona idea - pensarono ingenuotti gli aquilani senzacasa - sti' MAR costano poco, potranno essere tolti quando non serviranno più, e soprattutto è una soluzione immediata, infatti quanto ci vorrà mai a trovare un pezzo di terra e parcheggiarci una casetta su ruote, visto che in cinque mesi hanno costruito interi nuovi quartieri?''.

E invece questa cosa semplice-semplice è diventata complicatissima, una intricatissima telenovela. Chissà, forse si è scatenata intorno alle casette su ruota una sordida guerra, dentro e fuori il Comune, per accaparrarsi il gustoso appalto, o forse anche su una questione della massima urgenza come quella di dare un ricovero ai senzatetto, è irrefrenabile la fregola di cincischiare, di itigare, di essere indecisi a tutto, di ciurlare nel manico.

La prossima puntata della telenovela andrà in onda domani, allorchè i consiglieri Luigi D’Eramo (La Destra) Enrico Perilli (Rifondazione Comunista) Francesco Valentini (PD) Luigi Faccia (L’Aquila Città Unita) Giuseppe Bernardi (Sinistra per L’Aquila) presenteranno una mozione urgente per richiedere l'annullamento dell'appalto, che sarebbe gravato da inquetanti irregolarità..Gli aquilani esuli assisteranno con dignità e compostezza, qualcuno sempre più amareggiato, altri sempre più divertiti da questo spettacolo. (FT)

A seguire il dispaccio d'agenzia:

''Domani presenteremo una Mozione urgente con la quale chiediamo l’annullamento della gara d’appalto che ha portato alla individuazione di alcune ditte che dovrebbero realizzare gli insediamenti MAR (moduli abitativi removibili).

Troppe sono le ombre che emergono dall’iter amministrativo messo in atto dall’Amministrazione Comunale. Un’operazione da 44 milioni di euro che sembrerebbe solo un grande affare per gli imprenditori che hanno vinto la gara.

Incomprensibili i motivi che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a pubblicare un bando senza criteri di selezione, a rinunciare all’individuazione dei terreni su cui posizionare i MAR, a rinunciare a stabilire il prezzo che la pubblica amministrazione dovrà pagare all’imprenditore (34 euro al giorno a persona), ad estromettere il Settore Urbanistica naturale deputato alla pianificazione, a scavalcare il Consiglio Comunale, a sostenere il fatto che il Provveditorato alle Opere Pubbliche dovrà pagare l’urbanizzazione dei terreni privati con i soldi pubblici (si ipotizza una spesa di circa 16 milioni di euro).

Ancora più sconcertanti sono gli accordi extra bando sottoscritti tra il Comune de L’Aquila e le imprese con i quali si stabilisce che tutti i costi per l’allaccio di acqua, luce, gas saranno a carico della Pubblica Amministrazione e che se il Provveditorato alle Opere Pubbliche creerà dei ritardi sulla consegna dei lavori per la costruzione dei sottoservizi la Pubblica Amministrazione risarcirà le imprese per il mancato guadagno.

Non meno imbarazzanti sono gli accordi verbalizzati pre bando tra l’Amministrazione Comunale ed un imprenditore con il quale ci si accorda sulla disponibilità ad offrire al Comune terreni agricoli a fini alloggiativi.

Restiamo fermamente convinti dell’opportunità di insediare moduli abitativi removibili per ospitare gli Aquilani rimasti senza casa.

Ci saremmo aspettati che l’Amministrazione Comunale identificasse aree collettive o che procedesse ad esproprio, come avvenuto per il progetto CASE e MAP e che la gestione delle casette MAR fosse in capo al Comune che avrebbe potuto incassare i 34 euro al giorno di rimborso ad personam ospitata, soldi da destinare alla ricostruzione piuttosto che finire nei ricchi conti correnti di qualche imprenditore.

Siamo convinti che i Consiglieri Comunali che amano L’Aquila e la trasparenza amministrativa voteranno favorevolmente questa Mozione.

I Consiglieri Comunali: Luigi D’Eramo (La Destra), Enrico Perilli (Rifondazione Comunista), Francesco Valentini (PD), Luigi Faccia (L’Aquila Città Unita), Giuseppe Bernardi (Sinistra per L’Aquila)

 

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25/01/2010 15:55

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