Tribunali, Parlamento accoglie ragioni dell'Abruzzo. Appello dei sindaci al governo

08 Agosto 2012   15:43  

Camera e Senato al fianco dei Sindaci di Avezzano, Vasto, Lanciano e Sulmona uniti nella battaglia in difesa dei 4 tribunali. Le commissioni giustizia dei due rami del Parlamento, chiamate a esprimere il parere sulla riforma della geografia giudiziaria nazionale, hanno accolto in pieno le tesi dei primi cittadini nelle trasferte a Roma: il rinvio dell'esercizio della delega rispetto ai 4 tribunali abruzzesi, stabilito da una legge dello Stato che recita: “per gli effetti prodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali di L'Aquila e Chieti il termine di cui al comma 2 per l'esercizio della delega relativamente ai soli tribunali aventi sede nelle province di L'Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, è differito di tre anni”. 

Ora i 4 sindaci lanciano un appello al Ministro della Giustizia Paola Severino che, in più occasioni, ha manifestato la volontà di voler rispettare il parere delle commissioni parlamentari e le istanze dei territori e chiamano tutti i parlamentari abruzzesi a vigilare sul Governo per salvare i tribunali.

“Il riordino del sistema giustizia in Italia, seppur necessario”, affermano i sindaci  di Avezzano, Vasto, Lanciano e Sulmona, Giovanni Di Pangrazio, Luciano Lapenna, Mario Pupillo ed Enea Di Ianni (vice sindaco delegato da Fabio Federico) “va impostato in maniera corretta, tenendo conto delle realtà. L'Abruzzo, il Ministro Severino e il premier Monti lo sanno bene, è stato colpito dal sisma del 6 aprile 2009, che ha creato problemi pesanti alle strutture, non a caso in Parlamento è stata approvata la norma che rinvia l'esercizio della delega di tre anni. Il Ministro, che ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità verso i problemi reali dei territori, accolga quindi le indicazioni delle commissioni giustizia di Camera e Senato che hanno raccolto il grido di dolore di un territorio messo in ginocchio dal terremoto che oggi non può essere penalizzato ulteriormente dalla chiusura dei presidi della legalità. Sarebbe una mazzata letale per l'economia e un arrretramento dello Stato in una zona molto appetibile per la forte criminalità organizzata”.

Ogni determinazione sul punto, secondo i sindaci, dovrebbe essere assunta solo quando la condizione dell'Abruzzo si sarà normalizzata e saranno stati riassorbiti, almeno in parte, gli effetti del sisma. Il primo cittadino di Avezzano, d'intesa con i colleghi, ha inviato un telegramma al Ministro Paola Severino. 


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