Tsipras Chiede Aiuto ed Assicura: "Non Ho Piani Segreti"

09 Luglio 2015   05:00  

Tre anni di sostegno finanziario sono quelli richiesti dal Governo greco all'Esm, European Stability Mechanism.

La conferma arriva da un portavoce che lavora nel fondo Salva-Stati.

La richiesta sarà esaminata dall'Euro Working Group, l'organismo che prepara l'Eurogruppo e che è composto da rappresentanti dei ministeri dei Paesi dell'area euro, della Commissione europea e della Bce.

La lettera all'organismo europeo è stato anche il primo atto formale del neo ministro alle finanze Euclid Tsakalotos diretta al presidente del Consiglio dei governatori e al direttore esecutivo dell'Esm, Jeroen Dijsselbloem e Klaus Regling, il governo di Atene spiega che il prestito sarà utilizzato per "ripagare le scadenze del debito della Grecia e per assicurare la stabilità del sistema finanziario".

Inoltre la Grecia si impegna "ad attuare una serie completa di riforme e misure nelle aree della sostenibilità fiscale, della stabilità finanziaria e della crescita economica a lungo termine". Nell'ambito del programma il governo propone di "attuare immediatamente una serie di misure all'inizio della prossima settimana", comprese misure relative alla riforma del fisco e alle pensioni.

Alexis Tsipras se la prende con le banche

I contributi dei creditori esteri "non sono mai arrivati al popolo greco. Ma sono andati al salvataggio delle banche greche ed europee" ha scandito oggi a chiare lettere il premier greco, Alexis Tsipras, in audizione al Parlamento europeo a Strasburgo.

Per la Grecia dopo la giornata di oggi ci saranno solo due possibilità, o l'accordo entro domenica o il cosidetto Grexit con l'uscita dalla moneta unica.

"La coraggiosa scelta del popolo greco" al referendum di domenica scorsa "non è la decisione di rompere con l'Europa - ha rimarcato Tsipras nel corso dell'audizione - ma la decisione di ritornare ai principi fondanti dell'Europa". La Grecia, ha sottolineato ancora, "è diventata negli ultimi anni un laboratorio per l'esperimento dell'austerità. Ma bisogna ammettere che questo esperimento è fallito".

Il premier greco ha chiesto di "aprire una discussione sulla sostenibilità del debito" pubblico della Grecia, "non possiamo avere dei tabù". "Abbiamo bisogno di un programma completo per la crescita. Senza la crescita la Grecia non sarà in grado di uscire da questa crisi. Per questo abbiamo bisogno di un accordo che permetta alla Grecia di uscire dalla crisi", ha detto Tsipras.

"Non voglio accusare gli 'stranieri cattivi' per i guai della Grecia - ha inoltre precisato - Le colpe sono dei governi del passato". "I governi precedenti in Grecia hanno alimentato il clientelismo e l'evasione fiscale", ha accusato Tsipras, che si è assunto "la piena responsabilità per quanto accaduto negli ultimi cinque mesi, ma i problemi si sono sviluppati negli ultimi cinque anni".

Il premier greco ha rimarcato che la vittoria del 'no' al referendum di domenica scorsa "è un mandato per trovare una soluzione senza gli errori del passato. Abbiamo bisogno di un accordo onorevole ed evitare la rottura. Sappiamo che il tempo è cruciale e vi assicuro - ha detto rivolto agli eurodeputati - che ci assumeremo la nostra responsabilità storica".

Nella sua replica a Strasburgo, Tsipras ha assicurato: "Non ho piani segreti per l'uscita della Grecia dall'euro. Se avessi avuto l'obiettivo di portare il Paese fuori dall'euro, non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto dopo il referendum".

"Vogliamo per la Grecia un programma sostenibile - ha ribadito - proprio per ripagare i nostri debiti e per non dover sempre chiedere altri soldi per ripagare i debiti. Il momento di massima solidarietà da parte dell'Europa è stato nel 1953 quando è stato tagliato il debito pubblico della Germania".

Quanto all'economia greca, "in passato si sono formate delle distorsioni che vanno superate. Noi - ha sottolineato il premier - siamo stati i primi a prendere l'iniziativa per abolire le baby pensioni".


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