Tumori in Italia: 500 morti al giorno, ma le guarigioni aumentano

26 Settembre 2012   10:38  

 

Mille nuovi casi al giorno scoperti, ma percentuali di guarigione che migliorano costantemente.

Quest'anno si prevede infatti che saranno 'solo' 4mila in piu' rispetto al 2011 (364mila contro 360mila) i nuovi casi di tumore nel nostro Paese, 202.500 (56%) negli uomini e 162.000 (44%) nelle donne.

Sono i numeri del cancro in Italia secondo l'indagine condotta dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall'Associazione italiana registri tumori (Airtum), pubblicata sul volume "I numeri del cancro in Italia 2012", presentato oggi all'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del ministro Renato Balduzzi.

A livello geografico, le regioni del Nord sono piu' colpite (+30%) rispetto a quelle del Sud, mentre le differenze di genere vedono le donne davanti agli uomini quanto a percentuali di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi (61% contro 52%). 

Particolarmente elevata risulta essere la sopravvivenza dopo un quinquennio in tumori frequenti come quello del seno (87%) e della prostata (88%).

Tutto merito, sottolineano gli oncologi, della sempre piu' alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e alla maggiore efficacia delle terapie.

Il tumore del colon-retto e' il piu' frequente, con oltre 50mila nuove diagnosi stimate per l'anno in corso, seguito da quello della mammella (46mila), del polmone (38mila, un quarto dei quali nelle donne) e della prostata (36mila). I

ll cancro al polmone rimane quello che uccide di piu', attestandosi al primo posto complessivamente per mortalita' (34.500 i decessi stimati per il 2012) ed e' il big killer fra gli uomini (27%), mentre quello al seno lo e' fra le donne (16%).

Nonostante le percentuali di guarigione continuino a migliorare, il tumore resta la seconda causa di morte (30%), dopo le malattie cardio-circolatorie (38%) e l'indagine stima che nel 2012 provochera' 175mila decessi (contro i 174mila del 2011): circa 500 al giorno.

"La sopravvivenza - osserva Stefano Ferretti, segretario dell'Airtum - e' uno dei principali indicatori che permette di valutare l'efficacia del sistema sanitario.

In questo senso, esistono ancora differenze nelle percentuali di guarigione tra le Regioni settentrionali e quelle del Sud a sfavore di queste ultime.

Chi e' vivo a cinque anni dalla diagnosi di specifiche forme (testicolo, corpo dell'utero, melanoma, linfomi di Hodgkin e, in misura minore, colon-retto) ha prospettive di sopravvivenza che si avvicinano a quelle della popolazione generale, non colpita da neoplasia". 

I numeri contenuti nel rapporto, spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom - sono indispensabili per tutti gli operatori e le istituzioni coinvolti nella lotta contro il cancro, sia nella gestione dei pazienti sia nella programmazione sanitaria in un periodo di contenimento della spesa come quello attuale, in cui - conclude - sono indispensabili l'appropriatezza e l'uso razionale delle risorse".

 


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