Ugl e consumatori contro legge di stabilità: ''Nulla per i lavoratori, toglie più di quanto dà''

17 Ottobre 2013   17:38  

"Questo governo ha fatto una legge di stabilita' che toglie solamente ai cittadini italiani, toglie al ceto basso italiano, non c'e' nulla a favore dei lavoratori, ma assolutamente nulla".

Lo ha detto all'Aquila il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella a margine di una conferenza regionale organizzata dal sindacato, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulla legge di stabilita'.

"Anche il famoso cuneo fiscale - ha aggiunto Centrella - che dovrebbe portare i 100-120 euro nelle tasche dei lavoratori cosi' come ce lo vogliono dare, frazionato in 13 mensilita', portera' 10, 12 euro al mese, e che cosa sono? Con i consumi neanche te ne accorgi.

E' un governo che non ha avuto il coraggio di fare, questa volta, ma ha avuto il coraggio invece di togliere. Ha messo una tassa, che si chiama Trise, ma che io chiamo Triste, che non ha fatto nient'altro che riportarci dentro l'Imu e tante altre cose. Ma al contrario dell'Imu la nuova tassa la pagheranno anche coloro che non hanno neppure una casa, quando si poteva tranquillamente togliere l'Imu sulla prima casa di civile abitazione, lasciarla sulle prime case di lusso, raddoppiarla sulle seconde e triplicarla sulle terze".

Secondo Centrella si "continua a far pagare sempre, e' una presa in giro. La legge di stabilita', al contrario di quello che dicono - ha detto infine il segretario Ugl - non pone al centro il lavoro ma e' una legge che mette a posto i loro bilanci con l'Europa ma penalizza sempre di piu' la nazione".

Le associazioni di consumatori: ''Il governo dà 98 euro, ma se ne riprende ne prende fino a 900''

Neanche 100 euro in piu' l'anno di cuneo fiscale (98 per l'esattezza, poco più di 8 euro al mese), contro tributi che vanno da 182 euro l'anno (per un lavoratore dipendente in affitto) a 900 euro (per un pensionato con la casa di proprietà).

Sono gli effetti della legge di stabilita' secondo le simulazioni su 6 tipologie di redditi effettuate dall’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori (ONF).

''Il governo - affermano in una nota Adusbef e Federconsumatori - aveva promesso una legge di Stabilità in grado di far ripartire l'economia, restituire sollievo a lavoratori e consumatori con la riduzione del cuneo fiscale, ridurre il mare magnum di tasse e balzelli che assilla gli italiani, cancellare la seconda rata dell'Imu prima casa in pagamento a dicembre, appostata a bilancio per 2,4 miliardi di euro''.

Ma, proseguono le associazioni, ''con un'abilità degna del miglior prestigiatore il governo ha mascherato, con la rimodulazione della tassazione immobiliare, la Service Tax, un pesante tributo che si aggiunge all'Imu e che colpirà anche gli inquilini oltre che i proprietari, coinvolgendo anche la prima casa (nessuno sa da quali poste contabili arriveranno i 2,4 miliardi necessari a evitare il pagamento della rata Imu di dicembre), cancellando le detrazioni per i famigliari a carico''.

Dunque, il governo ''con una mano eroga 98 euro di cuneo fiscale l'anno (poco più di 8 euro al mese), con l'altra toglie con la Trise centinaia di euro, stangando così lavoratori e pensionati, con tributi da 182 euro l'anno (per un lavoratore dipendente in affitto) a 900 euro per un pensionato con la casa di proprietà''.

Poiché ''non era questa la strada da seguire per rilanciare l’economia e dare sollievo a 9 milioni di famiglie scese sotto la soglia di povertà per la crisi sistemica che ha distrutto milioni di posti di lavoro, gettando nella disperazione anche il ceto medio'', Adusbef e Federconsumatori auspicano che il Parlamento possa correggere una manovra ''recessiva'', che aggiunge ulteriori errori all'inasprimento dell'Iva dal 21 al 22 per cento, ''eseguito dal Governo per compiacere i desiderata delle cancellerie europee e della troika''.

 


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