Una Sponsorizzazione, Quella Relativa alla Lega di Serie A, che Confonde l'Opinione Pubblica

01 Dicembre 2017   15:58  

Si vuole chiudere con queste ultime righe, questa dissennata sponsorizzazione della Lega di Serie A ed un bookmaker straniero senza concessione per operare nel nostro Paese: ma sono due righe importanti perché pare proprio che le istituzioni si siano scordate completamente degli avvertimenti, dei consigli, dei suggerimenti e sopratutto delle caratteristiche che riveste l’illegalità nel settore del gioco con vincita in danaro. Raccomandazioni da parte del X Comitato sulle Infiltrazioni criminali nel gioco lecito ed illecito e nei casino online nuovi. 

Suggerimenti che emergono dalle relazioni annuali della Direzione Antimafia comprendenti anche i contributi degli organismi deputati a valutare i rischi di riciclaggio ed i dati degli interventi della Guardia di Finanza nei confronti del gioco illegale. E questo anche dopo che il Presidente della Commissione antimafia aveva affermato che molte società italiane di gioco hanno sede ed autorizzazione a Malta e riciclano in Italia.

Visto che si abusa del termine “indignato” qui lo vuole usare con veemenza perché in questo particolare momento storico del mondo del gioco, dove si è ritenuto preminente concorrere all’esigenza di tutelare la salute pubblica nei confronti degli interessi di alcune imprese lecite che di gioco vivevano e che saranno costrette a chiudere in conseguenza della strada intrapresa dallo Stato per salvaguardare l’italico territorio, bisogna sottolineare ancora la scelleratezza della scelta di chi ha permesso il connubio tra gioco del calcio e gioco d’azzardo illegale.

La pubblicità delle attività autorizzate al gioco con vincita in danaro è soggetta ad una severa e specifica disciplina e che la pubblicità di attività non consentite, sanzionate ovviamente dalla legge penale, è anch’essa penalmente rilevante e sanzionata dalla medesima legge penale 401/89 che, è utile sottolinearlo, recita: “Quando si tratta di concorsi o scommesse… chiunque in qualsiasi modo dà pubblicità al loro esercizio è punito con l’arresto sino a tre mesi con l’ammenda da lire centomila a lire un milione. La stessa sanzione si applica a chiunque, in qualsiasi modo, dà pubblicità in Italia e giochi, scommesse e lotterie, da chiunque accettate all’estero”.

Non vi è dubbio che la società straniera che è stata messa in sinergia con la Lega di Seria A sia priva di autorizzazione: quindi, è auspicabile una presa di posizione determinata per una questione che non riguarda solo il mero principio legale e neppure la sola salvaguardia delle imprese di gioco lecito e dei loro investimenti (che avrebbero pure motivo di “adombrarsi”), ma che riguarda l’esigenza di tutelare i consumatori. Consumatori che sono i primi ad essere danneggiati di fronte ad una situazione del genere.

Si trovano, infatti, di fronte ad una promozione che va ad esaltare “l’indistinguibilità” tra l’offerta lecita e quella illecita con tutti i rischi che questo comporta. É evidente, infatti, che un “cittadino normale” non può assolutamente pensare che una istituzione come quella della Lega di Serie A possa essere sponsorizzata da una concessionaria di gioco illegale! Solo il pensarlo crea una certa confusione mentale. E su questo punto vale la pena di ricordare l’esistenza di una “raccomandazione” della Commissione Europea che riteneva sbagliato pensare di vietare la pubblicità del gioco legale proprio per la necessità di consentire all’utenza la distinzione dell’offerta sopratutto in un comparto dove esiste una attività illecita ancora difficile da controllare e da arginare come risulta ampiamente da questa scriteriata sponsorizzazione. Forse però il mondo del calcio italiano è esente da tali “raccomandazioni europee”…


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