Una abruzzese su due ha subito violenza di vario genere

27 Febbraio 2014   07:29  

E' arrivata oggi all'Aquila la nona delle 14 tappe del tour "Le parole non bastano piu'" di Intervita Onlus, realizzato grazie alla collaborazione di Ubi Banca, per dire basta alla violenza sulle donne, sensibilizzare l'opinione pubblica sulle dimensioni del problema e incontrare le Istituzioni locali per confrontarsi con chi sul territorio lavora ogni giorno per contrastare questo fenomeno. In Abruzzo, 1 donna su 2 ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita. E ancora, 1 donna su 2 e' stata minacciata, schiaffeggiata e 6 su 10 sono state spinte, strattonate e afferrate con violenza. Accanto agli inaccettabili ed inestimabili costi umani di questo vero e proprio bollettino di guerra, la sola regione Abruzzo sostiene anche gli effetti in termini economici per una cifra allarmante di quasi 400 milioni di euro. La tappa abruzzese del tour di "Le parole non bastano piu'" - che ha preso il via nel giorno di San Valentino e terminera' a Roma il giorno della Festa della Donna - ha visto un duplice appuntamento: un workshop dal titolo "Quali investimenti per strategie di contrasto alla violenza contro le donne?" che si e' svolto, con il Patrocinio del Comune dell'Aquila, presso l'Auditorium dell'Ance. Presenti, tra gli altri, Emanuela Di Giovambattista assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila; Massimo Casacchia professore di psichiatria dell'Universita' dell'Aquila; Anna Tellini presidente del Centro Antiviolenza dell'Aquila; Vittorio Rizzi, questore dell'Aquila; Elisabetta Leone, assessore alla Cultura del Comune dell'Aquila; Emanuela Iorio, assessore alle Pari opportunita' del Comune dell'Aquila. L'obiettivo e' stato confrontarsi sulle buone pratiche di intervento. La sera, dalle finestre di piazza Castello, ha preso vita un evento di sensibilizzazione dedicato ai cittadini.

Un evento dal forte impatto emotivo, dove la voce e' protagonista per coinvolgere spettatori e passanti in un mondo fatto di urla, minacce e botte che le donne vittime di violenza - e spesso i loro bambini - vivono quotidianamente. La violenza domestica per un giorno occupa le vie delle citta', diventando qualcosa di pubblico, impossibile da ignorare. La violenza, infatti - e' stato rimarcato da Intervita Onlus - non e' mai un fatto privato, riguarda tutti noi. Solo impegnandoci in prima persona possiamo fermarla. "Il tema della violenza sulle donne e' sempre piu' un'emergenza nazionale, che meriterebbe un livello d'attenzione piu' alto, non solo in determinate circostanze o periodi dell'anno". Ha commentato Emanuela Di Giovanbattista. "Per questo ritengo che il workshop odierno organizzato rappresenti un'occasione di incontro e di riflessione per mettere in atto nuove azioni e un'opportunita' imperdibile per proseguire la campagna di sensibilizzazione su un tema scottante. I dati nazionali sono sempre piu' allarmanti. Nel 2012 oltre un milione di donne ha subito violenza, ma sono ancora poche quelle che trovano il coraggio di denunciare. E' necessario un cambiamento culturale - prosegue l'assessore - che faccia leva sulla prevenzione e sul potenziamento dei servizi, attraverso la costruzione di una rete sociale tra enti, istituzioni e associazioni del terzo settore, per promuovere azioni positive. A L'Aquila, dove il fenomeno e' amplificato anche dall'acuirsi dell'emergenza sociale e della penuria di strutture specifiche, e' gia' in atto un'esperienza di rete per le donne, tra il Comune e molte associazioni femminili, con lo specifico obiettivo di impiegare i tre milioni di euro stanziati con il decreto per il terremoto nel 2009 per la realizzazione di un centro antiviolenza. Fondi necessari a questo territorio, che dopo una lunga battaglia, siamo riusciti a ricondurre al loro obiettivo originale".


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