''Una follia raddoppiare le bollette e far pagare i debiti del Cam ai cittadini''

17 Giugno 2013   10:57  

Il Pd Maresicano interviene sula drammatica crisi che investe il Cam, la sicoetà che gestisce l'acqua pubblica

''Se anche il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che è il socio di maggioranza relativa nel C.A.M. è arrivato a definire “intrugli di natura politica” gli eventi che hanno portato al dissesto, è chiaro che non possono più essere derubricate a banali “contorni” le faide in atto nel consorzio.

Erano stati proprio il direttore generale e il presidente del consiglio di sorveglianza, nel corso della conferenza stampa tenuta per illustrare il piano industriale, a sminuire l’entità dei dissidi in atto tra gruppi contrapposti dentro al consorzio, ostentando la spocchiosa sicurezza di quelli che la sanno lunga.

Di Pangrazio afferma che l'attuale situazione debitoria dell’ente, potrebbe ripercuotersi sul servizio di distribuzione dell’acqua in tutta la Marsica, e che, se la politica diventa ancora più torbida è pronto a combattere le logiche politico-affaristiche che arrecano danno alla collettività.

Secondo noi, la netta presa di posizione del primo cittadino di Avezzano rappresenterebbe un barlume di speranza nella foresta pietrificata della politica marsicana se a questa seguissero, non solo azioni coerenti con i principi di trasparenza che egli vuole esprimere, ma anche il sostegno di tutti quei sindaci che non più tardi di qualche settimana fa, erano pronti giustamente a stracciarsi le vesti per i 2 milioni di euro negati alla società dei rifiuti Segen, e che invece, di fronte ai 60 milioni di euro di debiti cumulati dal CAM, non sono stati capaci nemmeno di abbozzare una smorfia di disappunto; solo un assordante e inquietante silenzio.

La Marsica ha bisogno di politici coraggiosi che esprimano le loro posizioni con chiarezza; cioè l’esatto opposto di quanto fatto da molti comuni nell’approvare delibere consiliari assolutamente ambigue sulla questione del CAM.

In sostanza, nel passaggio in cui i consigli comunali danno il nulla osta all’attivazione della procedura di concordato preventivo, gli stessi affermano che tale nulla osta non costituisce approvazione del piano industriale.

Siccome l’eventuale accoglimento della richiesta di concordato da parte del tribunale, dipende dalla sostenibilità del piano industriale, è evidente che non può esservi attivazione del concordato senza approvazione del piano, e quindi, il consiglio comunale che da il nulla osta al concordato, di fatto approva surrettiziamente anche il piano. In caso contrario saremmo di fronte ad un interessante ossimoro di natura giuridico - amministrativa.

Riteniamo che raddoppiare le bollette e far pagare il disastro del CAM ai cittadini, in un contesto di crisi economica che opprime soprattutto le fasce più deboli, rappresenta non solo una grave forma di ingiustizia sociale ma anche una prova di cattiva politica, un abuso indegno di un paese civile.

Un paese civile e democratico sa riconoscere le responsabilità di chi sbaglia e lo obbliga a pagare per gli errori commessi; per questo ogni buon amministratore, dovrebbe promuovere, come semplice atto di coraggio civile, prima che politico, l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori che hanno determinato lo stato di dissesto del CAM.

Chi farà ciò, avrà tutelato i cittadini che rappresenta, avrà fatto un passo verso la giustizia, avrà dimostrato trasparenza amministrativa, e forse, avrà aiutato la politica a riconquistare un pò di credibilità perduta.''

Firmato: Alfio Di Battista PD (consigliere comunale Capistrello) - Alfonsino Scamolla (esponente PD Pescina) – Velia Nazzarro PD (più votata tra tutti i candidati a Carsoli) – (Dario Mazzulli ex vicesindaco PD Aielli) – Roberto Giovagnorio PD (consigliere comunale Tagliacozzo) 

 


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