Una o nessuna? Due o tre? E se invece quattro? In consiglio la lotteria del riordino delle Province

Cronache dall'Emiciclo

23 Ottobre 2012   18:21  

Dopo un lungo travaglio il consiglio regionale è chiamato oggi votare la proposta di riordino delle Province da inviare al governo, a cui spetta l'ultima parola.

Salvo sorprese sarà approvata la proposta zero province del Pdl, quella, insomma, di azzerarle tutte per evitare all'Abruzzo inutili guerre di campanile e impossibili quadrature del cerchio.

Proposta approvata questa mattina in commissione, con il Pd che ha abbandonato il tavolo definendo demagogica e incostituzionale l'ipotesi.

Meglio una provincia unica, o due come proposto dal Cal, ovvero Teramo-L'Aquila e Pescara-Chieti, agiunge il Pd. E la pescarere Marinella Sclocco vorrebbe comunque la sua Pescara capoluogo in entrambe le ipotesi.

L'Udc preme invece per l' ipotesi tre province: quelle di L'Aquila, di Chieti e accorpamento Pescara-Teramo. Una proposta che sta bene al sindaco di Chieti Umberto Di Primio.

A presidiare l'Emiciclo però un'ampia delegazione di cittadini e sindaci teramani. Con in testa il primo cittadino del capoluogo Maurizio Brucchi.

Tutti a sostenere intanto l'ipotesi azzeramento e palla al centro, prima di un eventaule battaglia legale da ingaggiare con il governo se a Roma sarà decisa come sembra assai probabile, l'ipotesi Pescara-Chieti e Teramo-L'aquila, con capoluoghi Pescara e L'Aquila. 

I lavori del Consiglio regionale proprio mentre era arrivato all'ordine del giorno il riordino delle province sono stati sospesi per consentire ai capigruppo di incontrare una delegazione della provincia di Chieti e a seguire una delegazione della provincia teramana.

Il voto è atteso in serata. 

Filippo Tronca

 

 


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