Una speranza in più per Noemi: la piccola ed i genitori a colloquio in Vaticano con Papa Francesco

Chiesto ai fedeli di piazza San Pietro di pregare per lei

07 Novembre 2013   11:29  

Dopo la telefonata di qualche tempo fa, Papa Francesco torna ad occuparsi della vicenda di Noemi, la bimba di Guardiagrele d un anno e mezzo affetta da Sma, stavolta in maniera ancor più diretta, ricevendola insieme ai genitori in Vaticano.

L'intera famiglia Sciarretta (il papà Andrea, la mamma Tahereh, Noemi e il fratellino Mattia) é stata infatti ricevuta dal Pontefice verso le 9 di ieri mattina in un incontro privato poco prima della pubblica udienza in piazza San Pietro, dopo averli invitati lo scorso fine settimana tramite il proprio elemosiniere, monsignor Konrad Krajewski, recatosi appositamente a Guardiagrele per tale scopo.

Trovatosi al cospetto della bimba, affetta da una gravissima forma di atrofia muscolare spinale, Papa Francesco le ha imposto le mani sul capo, cercando di fare coraggio ai genitori di Noemi, per poi recarsi in udienza ed invitare le varie migliaia di fedeli presenti (tra cui oltre 8.000 provenienti dalla diocesi di Teramo-Atri) ad aiutare la bimba pregando per lei.

"Ho conosciuto Noemi, una bambina di un anno e mezzo gravemente malata" - ha esordito il Pontefice rivolto ai fedeli - "la cui famiglia prega incessantemente per la sua salute. Facciamo anche noi un atto di amore nei suoi confronti, dedicandole un minuto di preghiera in silenzio".

Parallelamente all'atto pubblico della preghiera collettiva, il Papa ed il Vaticano stanno muovendosi lontano dall'attenzione dei media per garantire a Noemi la possibilità di poter ricorrere alla cura Stamina elaborata da Davide Vannoni, interrotta dal Ministero della Salute ma per il momento ancora praticabile presso gli Ospedali Riuniti di Brescia, previo inserimento in lista d'attesa.

La famiglia Sciarretta ha poi ricevuto altre due visite da parte del Pontefice, a pranzo e a cena, prima di rientrare stamani in Abruzzo. "Non avremmo mai pensato di dover ricorrere al Vaticano per chiedere di far rispettare il diritto alla vita di nostra figlia, previsto dalla Costituzione ma ostocolato da ragionamenti politici e burocratici", ha affermato Andrea Sciarretta, auguratosi inoltre che "il Papa possa smuovere le coscienze di chi gestisce la Sanità in Italia".


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