Unioni Civili, Arcigay L’Aquila: "Una follia, la Senatrice Blundo ne renda conto alla città"

27 Maggio 2015   14:17  

-Al comma 1 dopo la parola “testimoni”, aggiungere le seguenti: “a patto che abbiano la stessa residenza e convivano ininterrottamente da almeno 3 anni”-.

Con questo emendamento, che è solo uno dei tanti che a vario titolo vengono integrati al DDL Cirinnà, si avvera la nostra peggiore previsione: la scorporazione della proposta di legge sulle unioni civili affinché venga prodotto un istituto lontanissimo dal matrimonio e Enza Blundo del Movimento 5 stelle, si sta rendendo complice di questo gioco mandato avanti da una certa frangia conservatrice degli eletti in Parlamento, da sempre ostile all’uguaglianza delle persone omosessuali e lo sta facendo assieme a Serenella Fuksia (M5S), altra firmataria. C’è anche da dire che molti di questi emendamenti (ne sono stati proposti più di 4000), difficilmente supereranno la valutazione di ammissibilità, ma così si rallentano i lavori e l’Italia non può aspettare oltre.

La Senatrice aquilana, spieghi i motivi che l’hanno spinta a voler richiedere una tale modifica al testo base: lo deve non solo alla nostra città, ma anche al Paese. Esigiamo che dopo il ritiro dell’emendamento, la stessa prenda chiare posizioni pubbliche su questo nuovo istituto e che faccia di tutto perché alla votazione finale, arrivi il disegno di legge così come era stato proposto dalla Senatrice Monica Cirinnà, semmai rafforzato.


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