Università "D'Annunzio", contromossa degli impiegati per salvare l'Ima

L'obiettivo dei dipendenti è blindare premi ed indennità

03 Febbraio 2014   15:50  

Nuovo capitolo della complessa vicenda riguardante il versamento dell'Ima negli stipendi di circa 400 impiegati del settore amministrativo dell'Università "D'Annunzio".

Per venire incontro alle esigenze dei dipendenti, i vertici dell'Ateneo hanno deciso di impinguare il fondo cui attingere indennità e premi ai dipendenti di circa 166.000 euro, ponendo però nuove condizioni, come l'introduzione di nuove figure, leader di gruppo e responsabili di struttura, che fungeranno da valutatori per garantire il versamento solo ai più meritori.

A tale proposta gli impiegati, riuniti soto le sigle Cgil, Cisl e Uil, dopo aver protestato pacificamente in occasione dell'inaugurazione dell'anno academico, hanno risposto con una controproposta, contenuta in un documento di otto pagine, atto a blindare premi ed indennità per tutto il personale impiegatizio.

Il punto centrale della trattativa, a questo punto, non è più l'Ima, che l'Ateneo si è di fatto già impegnato a riconoscere, ma l'eventuale ingresso di nuove figure quali leader e responsabili, il cui giudizio nei confronti dei dipendenti sarebbe quindi fondamentale ai fini del versamento dell'indennità.


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