Università, ecco come inizia a sgretolarsi il Polo Umanistico in Viale Nizza

Inaugurato ad ottobre 2012 costato 14,5 mln di euro

27 Novembre 2013   13:15  

Era il 25 ottobre 2012, un giorno bellissimo per l'Università dell'Aquila. Finalmente la Facoltà di Lettere e Filosofia si trasferiva dai malsani locali di Bazzano, dove era stata collocata dopo il sisma, e entrava nei locali nuovissimi.

14,5 milioni di euro, per una superficie di 11.500 metri quadri, con 19 aule didattiche per un totale di 1190 posti. Tra queste due aule da 150 posti e due da 100 posti. C'è poi la bellissima e luminosissima aula magna da 218 posti, ben 60 studi destinati ai docenti per un totale di 119 posti. E ancora una sala lettura da 250 posti, laboratori, uffici amministrativi, sale riunioni, segreterie.

E bene la domanda sorge così spontanea e drammaticamente proccupante: che diavolo c'entrano le infiltrazioni di acqua, i muretti pronti al crollo, lo scostamente della pareti esterne che si vedono benissimo ad occhio nudo un anno dopo? 

Arrivare nella sede del Polo Umanistico nei giorni in cui non ci sono gli studenti, che portano sempre vita, l'impressione non è affatto delle migliori. La bellissima struttura, a guardarla bene, sta già morendo. 

Il tettuccio sopra l'ingresso è scrostato e l'intonaco sta candendo.

Un muretto laterale sta crollando

I balconi (e qualcuno venuto da fuori ha detto: "ma che ci fanno quei balconi all'università dell'Aquila?") portano i segni di un'umidità che spaventerebbe chiunque

 Anche internamente la storia non cambia, e le macchie di infiltrazione d'acqua sono ormai evidenti:

La targa è indecorosa: piena di umido è ormai marrone. Un biglietto da visita orribile.

E tanto per metter in luce meglio la situazione: chi è responsabile dell'orrendo lascito di un passato dimenticato, ricettacolo di schifezze, con la leva che serviva a bloccare le auto che entravano nel vecchio ospedale San Salvatore. Arrivare all'università e vedere questo "bussolotto" inutile e sporco lascia davvero interdetti.

Tuttavia ben più importante è lo stato della struttura e ci auguriamo che questa nostra segnalazione generi reazioni, non a scarica barile. Con tutti i soldi spesi, qualcuno dovrà reagire...

di Barbara Bologna

(Foto scattate il 24 novembre 2013)


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