Università, la neo Rettrice Inverardi delinea il futuro: "Internazionalizzazione e ricerca"

"Razionalizzare l'offerta rendendola più appetibile"

02 Ottobre 2013   14:11  

Internazionalizzazione, razionalizzazione, e apertura al territorio.

Potrebbero essere queste le parole chiave del nuovo corso dell'Università dell'Aquila, che da oggi ha il nuovo Rettore, anzi Rettrice (come lei stessa ha spiegato, secondo quello che le hanno detto i colleghi linguisti) Paola Inverardi.

La Inverardi ha presentato alla stampa i collaboratori più stretti, che rappresentano gli asset fondamentali del futuro nell'Ateneo Aquilano. 

Carlo Masciocchi è il prorettore vicario, persona che in sé rappresenta il rapporto con la sanità.

"Conto su di lui - ha detto la Rettrice- per un rapporto tra università e ospedale che è strategico e deve essere di qualità".

Sarà poi Anna Tozziprorettore delegato, che sarà il referente per i rapporti internazionali. "L'internazionalizzazione è essenziale per il futuro dell'Ateneo - ha detto la Inverardi - ed è stato elemento qualificante della mia candidatura. Il nostro obiettivo è l'apertura internazionale e un'accoglienza degli stranieri dai primi anni di università sino al livello del dottorato".

Alfio Signorelli invece è il prorettore per le attività culturali: "Una delega nuova, che rappresenta il riconoscimento del ruolo proattivo dell'università nella dimensione culturale del territorio. Possiamo avere un ruolo di accordo di raccordo per iniziative e associazioni culturali".

L'Università che pensa la nuove Rettrice, è un attore fondamentale delle politiche strategiche del territorio, ed è il punto di riferimento del territorio per un'apertura internazionale.

La Inverardi spiega che il futuro passa attraverso la normativa stringente e l'individuazione di fondi per sostenere la ricerca.

"Ci sono strutture di supporto che andranno potenziate, per competere sul campo della ricerca e per rientrare nei paramenti della normativa nazionale dal punto di vista della didattica.

I fondi per la ricerca oggi ci sono ma vanno intercettati in Europa, dovremo lavorare per essere efficaci in questo. Il programma Horizon 2020, mette a disposizione moltissimi fondi, ama dobbiamo essere preparati per realizzare i progetti, seguirli, rendicontarli, essere precisi per le richieste". ( Horizon 2020 è il programma della Commissione europea 80 miliardi di euro, che per la prima volta raggruppa l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione in un programma unico).

"Dal punto di vista della didattica -spiega la neo Rettrice- la normativa nazionale ci impone un ripensamento perché per alcuni corsi di laurea non rispettiamo i paramenti imposti per il rapporto numero di studenti/docenti, in alcuni casi i corsi di laurea hanno pochi studenti. Quest'anno i corsi ripartiranno tutti, ma in tre anni dobbiamo rientrare nei paramenti di legge, quindi dovremo razionalizzare ma ripensando l'offerta rendendola più sostenibile, più competitiva e più appetibile”.

Sul tema la Rettrice spiega anche un altro obiettivo: “Dovremo anche sviluppare corsi di laurea internazionali che hanno parametri meno stringenti ma che soprattutto qualificano l'Università”.

La Rettrice ha spiegato che per quest'anno ci sarà ancora l'esenzione delle tasse, ma sarà l'ultimo anno perché dal prossimo saremo fuori dall'accordo di programma.

Lo stesso accordo di programma che consentiva di pagare l'affitto della Reiss Romoli, per questo la sede verrà abbandonata entro fine anno. “L'Amministrazione centrale e il rettorato sarà tutta trasferitanei locali di Via Di Vincenzo, il cui costo per gli affitti è 1/5 di quello sostenuto per la Reiss Romoli”.

Resta al palo la ricostruzione del Palazzo Camponeschi dove si sarebbe dovuto trasferire il rettorato: “Il progetto è pronto e approvato, ma si sono avuto problemi di appalto del Provveditorato delle Opere Pubbliche, che non conosco, e quindi ci vorranno almeno altri due anni”.

Da poco l'Università ha anche acquistato il polo San Salvatore, sul cui utilizzo la Rettrice non si sbottona: “Abbiamo delle ipotesi, ma non potremo decidere in modo autonomo, dovremo decidere con le istituzioni e la strategia complessiva della logistica deve essere discussa dagli organi accademici”.

Entro il 2015 poi tutte le aule di Ingegneria torneranno a Roio, lasciano i locali dell'ex Optimes, per le parti dipartimentali invece i tempi non sono ancora noti.

La Rettrice ha anche assicurato sulla piena salute del bilancio dell'Ateneo: “Non abbiamo passività, ciò che abbiamo sofferto invece è sul personale. Il 100% delle posizioni lavorative perse in questi anni non sono state recuperate. Ora speriamo in piano di recupero che ci permetta nei prossimi anni nuove assunzioni”.

Paola Inverardi vuole rifondare tutti i rapporti: “Nel mio gergo si direbbe che siamo ad un livello T zero, possiamo ripensare tutto. Non si tratta di cambiare tutto, ma rifondare i rapporti, vogliamo una politica comune con le istituzioni del territorio, e sederci al tavolo con gli altri attori”

di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci


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Paola Inverardi
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