Vaccino e Autismo, Nessun Collegamento a Stabilirlo... un Tribunale!?!

04 Marzo 2015   05:00  

BOLOGNA - Era stato un Tribunale, quello di Rimini, a stabilire che ci sarebbe stato un collegamento fra il vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia) e lo sviluppo di una problematica di autismo, oggi a tre anni da quella sentenza è un altro tribunale a smentire il precedente.

Così la Corte d'Appello di Bologna ha smentito il nesso di causalità tra il vaccino e i disturbi dello spettro autistico che nel primo grado di giudizio aveva portato alla del Ministero della Salute - allora non costituito in giudizio - a risarcire danni per circa 200mila euro.

Alla base della sentenza dei nuovi accadimenti nel mondo scientifico, in primis, dei riferimenti a uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e successivamente ritirato, opera del medico inglese Andrew Wakefield, poi radiato dall’albo dei medici britannico. Studi successivi, pubblicati anche sul British Medical Journal, hanno sconfessato tali teorie.

La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha sempre sottolineato, in coerenza con Oms e altri Organismi internazionali, l’assenza di nesso causale tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e i disordini dello spettro autistico.

Quindi non esistono evidenze scientifiche per stabilire che il primo provochi la sindrome, ma c’è solo un collegamento di ordine temporale nel senso che il vaccino MPR viene somministrato prima della diagnosi di malattia autistica, che di solito arriva tra i 3 e i 6 anni.

La SItI si augura che successive sentenze siano coerenti con quanto affermato dalla comunità scientifica, dalla Sentenza del Tribunale di S.Maria di Capovetere del gennaio 2015 e ora anche dalla Corte d’Appello di Bologna.


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