Vastese a rischio infiltrazioni camorristiche? La soluzione: tagli in polizia

Di Sciascio (Coisp): "Beffa per il territorio"

03 Marzo 2014   16:27  

Una situazione a dir poco paradossale, quella che sta andandosi a profilare nel Vastese, dove alla sempre maggiore presenza della criminalità organizzata, denunciata da più parti, pare debba corrispondere una riduzione delle forze dell'ordine.

Non sono pochi, infatti, gli allarmi lanciati negli ultimi tempi circa la sempre maggiore presenza della camorra nel territorio intorno a Vasto, ultimo dei quali quello dell'ex procuratore capo Vincenzo Prete, secondo cui la città è ormai divenuta "un crocevia del traffico di sostanze stupefacenti di tutto il Centro-sud Italia". Del resto, le attività di stampo malavitoso nella zona sono state dimostrate anche dalla recente operazione "Adriatico" della Dia (Direzione investigativa antimafia).

Una situazione tale da spingere la cittadinanza vastese a richiedere il potenziamento dell'organico delle forze dell'ordine, cui per tutta risposta, invece, il governo ha deciso di sopprimere ben due presidi di polizia, la stazione della Polfer e la sottosezione della polizia stradale di Vasto Sud, presumibilmente per ragioni di spending review.

In ogni caso, una misura che lascerebbe pressoché sguarnito il territorio. "Abbiamo appreso con sgomento di tali tagli" - ha commentato Nicola Di Sciascio, segretario generale provinciale del Coisp - "cui ci auguriamo vivamente che il prefetto ed il questore si oppongano. Sarebbe una beffa per il territorio, poiché la giustizia non si esercita a colpi di slogan e di ronde".

L'organico della polizia vastese, del resto, si è già dimezzato negli ultimi anni, ed i nuovi tagli rischierebbero di privare la città di ulteriori 30 unità.


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