Venezuela:Parole chiare e solidarietà concreta da parte del governo italiano.

Il Sottosegretario Vincenzo Amendola nella riunione del Comitato

21 Aprile 2016   17:03  
Riceviamo e pubblichiamo dal Deputato Fabio Porta, Presidente del  Comitato Permanente Sugli Italiani nel Mondo e la Promozione del Sistema Paese, una sintesi dell'intervento del Sottosegretario Vincenzo Amendola. 

 

ITALIANI IN VENEZUELA: Parole chiare e solidarietà concreta da parte del governo ieri al Comitato Italiani nel Mondo e Promozione del Sistema Paese. Ecco quanto detto dal Sottosegretario Vincenzo Amendola:

“Continuando a parlare di assistenza, vorrei ora fare un riferimento particolare agli italiani – e sono tanti! - che vivono in un Paese che so essere alla base di vostre molte preoccupazioni (oltre che delle nostre). Parlo del Venezuela. La Farnesina continua a seguire con grande attenzione l’evoluzione degli eventi in Venezuela, un Paese che sta purtroppo attraversando una delle fasi più critiche della sua storia. La crisi economica e finanziaria, accelerata dalla caduta del prezzo internazionale del petrolio, non accenna a diminuire, con gravi ripercussioni sulla vita quotidiana della
popolazione. La grave penuria di beni di prima necessità, l’inflazione che ha raggiunto quasi il 200 per cento e il deterioramento delle condizioni sociali ed economiche hanno portato a un vertiginoso aumento della criminalità organizzata dedita al contrabbando e al narcotraffico.
Ci preoccupa, in particolare, il progressivo deteriorarsi delle condizioni di sicurezza, per i connazionali come per tutti i venezuelani. E’ per questo che abbiamo innanzitutto intensificato il coordinamento con le Autorità locali: la questione della sicurezza viene infatti posta sistematicamente all’ordine del giorno degli incontri con gli esponenti del governo di Caracas della nostra Ambasciata. In secondo luogo, abbiamo cercato di migliorare e rendere ancor più efficace il coordinamento fra gli uffici diplomatico-consolari, i componenti degli organi di rappresentanza dei connazionali, gli esponenti dell’associazionismo italiano, di istituzioni culturali, di imprese, e i consoli onorari. In tal modo, si intende così rendere più veloce il flusso di informazioni su ogni problema o difficoltà che riguarda i nostri connazionali, con particolare attenzione alle questioni di sicurezza, e rendere ancora più breve il tempo di reazione della nostra Ambasciata. Ambasciata presso la quale – vorrei ricordare – continua a operare un esperto per la sicurezza, che si occupa delle denunce per le violenze o minacce di cui sono vittime i connazionali.
In Venezuela ci preoccupa anche l’aggravarsi della situazione economica, che ha inevitabilmente delle ripercussioni sulle condizioni di vita dei nostri connazionali e, in particolare, sul potere di acquisto di chi riceve un trattamento pensionistico dall’INPS. Ai connazionali residenti in Venezuela che abbiano versato contributi in
entrambi i Paesi, infatti, le pensioni sono pagate pro quota dall’INPS e dall’ente pensionistico venezuelano. La divisione tra le due quote è fatta sulla base del cambio ufficiale, il quale sovrastima enormemente la valuta locale, senza tener conto del suo costante deprezzamento. In buona sostanza, l'applicazione del tasso di cambio ufficiale per determinare il reddito percepito in Venezuela dai pensionati italiani nega agli stessi - nei fatti, se non nella forma – di ottenere un reddito complessivo che consenta un potere d'acquisto reale equivalente a quanto indicato dalla legge.
La nostra Ambasciata è in stretto contatto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale per verificare la possibilità di applicare il cosiddetto “tasso SIMADI”, un tasso di cambio, concesso ad alcuni privati ed imprese, che consentirebbe di adeguare in senso favorevole ai nostri connazionali residenti in Venezuela le pensioni pagate dall’INPS”.


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