Venezuela: Una rivoluzione al bivio

18 Febbraio 2014   18:05  

Si radicalizza lo scontro politico in Venezuela, governo ed opposizione si confrontano nelle piazze convocando manifestanti delle rispettive file.

Oggi due distinte manifestazioni pro e contro governo si confrontano per le strade della capitale Caracas.

 Come spesso succede in questi casi però sono stati gli studenti per primi a scendere in strada a raccogliere il malcontento generale della popolazione costretta in questi ultimi mesi a dover fare lunghe file per riuscire a comprare i generi di prima necessità.  

Farina di mais, olio, prodotti per l’igiene personale e molto altro ancora che sino a qualche tempo fa' riempivano gli scaffali dei supermercati, sono ora diventati merce rarissima.

 Questa situazione, derivata da una cattiva amministrazione della politica cambiaria e da una corruzione dilagante  sta divorando tutte le risorse del paese, ed e' cosi' che nonostante Venezuela si colloca tra le  prime quattro nazioni al mondo produttrici di petrolio, soffra nello stesso tempo di una inflazione reale arrivata al 60% annuo, una delle più alte del continente latino-americano.

 Nelle ultime settimane  la scarsezza e l’indisponibilità degli alimenti primari e di tutte le merci che vengono importate ha generato malcontento anche nella popolazione filo-chavista, portando il governo di Nicolas Maduro, delfino del Comandante Chavez, al grado più alto di impopolarità.

 Naturalmente la parte piu' estremista e radicale dell'opposizione sta soffiando sul fuoco del malessere generale giocando allo sfascio dimenticando le responsabilita' avute per quanto riguarda l’avvento del chavismo.

 Si perche' e' proprio grazie alle politiche di una destra illiberale e cieca nei confronti delle necessità di circa il 70% della popolazione, lasciata per decenni in una povertà assoluta e priva dei diritti più elementari che vanno ricercate le cause del successo di una delle più “originali” rivoluzioni dei nostri tempi.

 Naturalmente la morte repentina ed improvvisa di Hugo Chavez, inventore e leader carismatico del movimento, ha lasciato un vuoto politico difficilmente colmabile dal suo successore che in pochi mesi è riuscito dissipare l’enorme vantaggio politico conquistato nella società dal suo predecessore ed a ridare fiato ad un’opposizione fino ad oggi considerata golpista ed estremista.  

 Se i problemi irrisolti della “rivoluzione” sono vari come: sicurezza, sistema sanitario, corruzione, ecc. ecc. non da meno sono le colpe di un’opposizione carente di proposte sopratutto per i ceti più poveri ed emarginati della società.

Ma dove porterà questo scontro sociale, in un paese dove la violenza è ormai diventata endemica? E dove la legalità spesso è soggetta ad interpretazione?

 Forse i prossimi giorni potranno darci la risposta, in attesa tifiamo per i giovani e coraggiosi studenti che affrontano senza paura e pacificamente le provocazioni di piazza dei gruppi armati più facinorosi appartenenti sia alla destra come nello stesso tempo alle forze governative.

Gianfranco Di Giacomantonio   Caracas-Venezuela


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