Ventenne stuprata a Pizzoli, Centro antiviolenza dell'Aquila pronto a costituirsi parte civile

12 Febbraio 2012   17:33  

"Siamo addolorate per lo stupro della ragazza di venti anni avvenuto a Pizzoli, stupro di gruppo, si è detto. Siamo piene di rabbia, di quella rabbia antica e familiare che si scatena quotidianamente dentro di noi, che operiamo in un Centro Antiviolenza per le donne ed accogliamo ogni giorno le storie delle donne,  intrise di violenze commesse da mariti, fidanzati, conviventi". Lo dice l'avvocato Simona Giannangeli.

"Siamo piene di questo dolore sordo mescolato a rabbia intensa, perchè ancora una volta uno, due, tre, quattro uomini o ragazzi, quale che sia la loro età ed il loro passaporto, hanno disposto del corpo di una donna come di un personale territorio di caccia, segnando con crudeltà la vita di questa ragazza, interrompendo i suoi sogni, leggeri e intatti come possono esserlo a vent'anni.

Siamo indignate, perchè lo stupro di una donna riguarda tutte noi e tocca ciascuna di noi in profondità.

Siamo vicine a questa giovane donna e vogliamo dare il nostro contributo, affinchè le vengano restituite almeno verità e giustizia, laddove un gruppo di maschi, in pochi minuti, l'ha privata del diritto a vivere libera dalla violenza.

Noi ci saremo anche quando si svolgerà il processo a carico dei responsabili e ci costituiremo parte civile, per rivendicare per tutte noi il diritto intangibile a vivere libere dalla violenza degli uomini".


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