Venti anni di Fondazione Carispaq, la cerimonia all'Auditorium

19 Dicembre 2013   11:09  

Si è svolta ieri la cerimonia di anniversario per il ventennale della Fondazione Carispaq. E' stata l'occasione per presentare il volume “Fondazione Carispaq 1992 – 2012 venti anni al servizio del territorio”, con il quale la Cassa di Risparmio dell’Aquila ha voluto ricordare i primi due decenni di lavoro ed impegno in favore dello sviluppo della città e della provincia dell’Aquila.

La Fondazione Carispaq si è dedicata a promuovere lo sviluppo economico del territorio aquilano con una particolare attenzione all’economia montana e delle aree interne, con investimenti pari a 23 milioni di euro erogati per progetti di valorizzazione e promozione di beni culturali, importanti per la storia identitaria della comunità, per la ricerca scientifica e tecnologica universitaria grazie ai fondi per le borse di studio, per la salute pubblica fino al 2009, per la crescita e la formazione giovanile e per il volontariato, ritenuto indispensabile per sistema sociale, come anche per le opere di filantropia e beneficenza.

Il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, ha illustrato i progetti in cantiere:

“Viviamo con grande attenzione la grave crisi che investe il territorio nazionale e anche il nostro territorio provinciale, crediamo quindi di dover rivolgere una particolare attenzione nei confronti del tessuto delle piccole e medie imprese produttive che sappiamo essere in molta difficoltà.

La nostra capacità d’intervento è molto limitata, possiamo attivare delle iniziative come abbiamo fatto con i fondi di garanzia e con le borse lavoro, che abbiamo deliberato in queste ore, per giovani selezionati per attività produttive di buon livello.

Abbiamo costituito una società di scopo – ha aggiunto Fanfani – che dovrà intervenire sulle attività produttive per collaborare ad una rivitalizzazione della produzione di ricchezza e dell’opportunità di lavoro. Sono questi i punti centrali sui quali vogliamo muoverci, senza comunque trascurare le attività culturali”.

Dopo il sisma del 6 aprile 2009 la Fondazione si è impegnata nel ruolo di coordinatore delle risorse di origine bancaria italiane (6 milioni di euro), attraverso l’azione di sistema promossa dall’ACRI ( Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio), e nel recupero di significativi monumenti della città come Porta Napoli, Madonna Fore, il Cassettonato di San Bernardino e il puntellamento di Collemaggio.

“Siamo riusciti ad ottenere un intervento per l’Università, una delle aziende fondamentali di questa città – ha concluso il Presidente – per le istituzioni culturali e per le piccole e medie imprese con un fondo di garanzia, non ultimo anche il volontariato, abbiamo infatti contribuito alla ricostruzione della Casa del Volontariato.

Grande parte del nostro bilancio è stato dedicato in questa direzione e contiamo di proseguire così”.

 


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