Vertenza Attiva, rinviata al 5 luglio la prima udienza

10 Maggio 2016   16:04  

 E' stata rinviata al 5 luglio prossimo la prima udienza di una delle 70 cause di lavoro intentate dagli ex dipendenti di Attiva, l'azienda municipalizzata che si occupa della pulizia e della raccolta dei rifiuti a Pescara.

Gli ex interinali di Attiva da circa quattro mesi sono in presidio presidio permanente davanti al municipio di Pescara per chiedere la stabilizzazione dopo otto anni di lavoro interinale.

Le cause sono state intentate dai lavoratori che a partire dal biennio 2007-2008 sono stati assunti da Attiva tramite agenzie interinali, con contatti di somministrazione a tempo determinato, rinnovati per periodi di 3 o 6 mesi fino allo scorso anno.

Gli avvocati dei ricorrenti, Carlo Alfani e Fabio Di Paolo, hanno chiesto la nullita' dei contratti, per frode alla legge e per nullita' della causale apposta sui contratti, con la quale e' stata giustificata la scadenza degli stessi.

Nel corso dell'udienza i legali di Attiva, Osvaldo Galizia e Luca Grossi, hanno presentato un'eccezione preliminare, invocando la decadenza dell'azione legale sulla base della legge Fornero, che impone di impugnare i contratti entro un termine di 60 giorni.

Secondo gli avvocati dei lavoratori, pero', l'eccezione non puo' essere accolta, in quanto la legge Fornero e' del luglio 2012, mentre i contratti dei ricorrenti sono stati stipulati nel 2007 e nel 2008.

Il giudice Federica Colantonio si e' riservata. La decisione sara' resa nota nell'udienza fissata per il 5 luglio. Intanto, domani e nei prossimi giorni, sono previste le udienze dei singoli procedimenti intentati dagli ex dipendenti di Attiva, ma probabilmente anche negli altri casi verra' riproposta la stessa eccezione dai legali di Attiva, con conseguente rinvio. 


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