Vertenza Micron: Comune e Provincia in pressing sul governo

10 Gennaio 2013   17:44  

Comune Di Avezzano e Provincia in pressing congiunto sul Governo Monti per la vertenza Micron, mentre il tavolo romano subisce un nuovo rinvio, stavolta al 21 gennaio. 

Appoggio racchiuso nel documento approvato all'unanimità che sollecita il Premier Mario Monti e il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera a modificare l’impostazione iniziale della vertenza Micron, strategica non solo per Avezzano, la Marsica, la Provincia di L'Aquila, le Province di Rieti e Frosinone, ma per l'intero sistema Paese, aprendo un Tavolo di Settore sulla microelettronica.

“Per vincere questa sfida, che dovremo giocare su un tavolo di settore, ma a questo punto con il nuovo Governo”, ha affermato il sindaco Giovanni Di Pangrazio, “è fondamentale marciare uniti verso l'obiettivo comune: salvare il sito e tutti i posti di lavoro, altrimenti mobiliteremo tutto il territorio”.

Pensiero condiviso in pieno dal Presidente della Provincia Antonio Del Corvo: “l'unità di intenti va mantenuta fino in fondo per respingere l'attacco al territorio e al lavoro”.

Sulla Micron “siamo condannati a vincere” ha aggiunto Filippo Santilli, mentre il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, ha sottolineato la necessità di mantenere salda l'alleanza per “evitare il disastro”, mentre Monica Di Cola, (Rsu) a nome del fronte sindacale, ha ripercorso le tappe della vertenza rimarcando la volontà di non cedere di un passo nella battaglia corale in difesa del sito di Avezzano e dell'intera forza lavoro.

Parola d'ordine, quindi garantire l'attuale occupazionale salvaguardando tutti i 1623 lavoratori dello stabilimento Micron di Avezzano;

identificare e stabilire le misure di sostegno industriale relative alle politiche dei semiconduttori e del settore della microelettronica creando le condizioni di sostegno mediante processi di riorganizzazione e sviluppo delle multinazionali presenti nel nostro Paese;

operare affinché Micron Corporation garantisca, attraverso investimenti mirati, un Piano Industriale credibile e durevole nel tempo, sviluppo per l'azienda e per tutto il territorio regionale e nazionale mantenendo l'attuale livello occupazionale anche attraverso il superamento dell'attuale vincolo del monocliente: la fabbrica di Avezzano ha attualmente vincoli commerciali con la sola società controllata Aptina.

In quest'ottica i consiglieri ritengono importante la diversificazione del business in ottica multiclient, l'apertura di un canale di marketing con colossi europei del settore, (come la quotata StMicroeletronics); la realizzazione di strutture S&M Sales & Marketing nel sito di Avezzano per diversificare e personalizzare il portafoglio e la creazione della funzione di R&D (ricerca e sviluppo).

La Marsica, con capoluogo territoriale di riferimento la città di Avezzano, negli ultimi anni ha subito crisi aziendali e perdite occupazionali (Oliit, Brenta, Zuccherificio Sadam, Cartiera Burgo le più importanti) che hanno seriamente compromesso solidità economica, coesione sociale e prospettive di sviluppo.

L'incertezza sullo stabilimento di Avezzano, messo sul mercato dalla Multinazionale Usa, che occupa 1.623 persone, produce il 40% del PIL della Marsica e il 10% dell'Abruzzo, potrebbe sfociare in un dramma sociale dalle conseguenze inimmaginabili, aprendo un pericoloso arretramento del sistema Paese su tecnologie innovative, i semiconduttori, di fondamentale importanza per lo sviluppo dell'Italia.

Messaggio promosso a pieni voti dall'assemblea congiunta che ha così lanciato un chiaro messaggio al Governo vecchio o nuovo: il territorio non tollererà ulteriori perdite occupazionali.

 


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