Vertenza Sixty: interrogazione parlamentare prima della lotta dura

06 Settembre 2012   17:29  

Oggi, nel primo pomeriggio, il sen. Alfonso Mascitelli segretario regionale dell’IdV , si è recato insieme ad altri esponenti del suo partito ( Riccardo Giampiero e Giuseppe Grande) alla Sixty di Chieti scalo per incontrare il presidio dei lavoratori e le rappresentanze sindacali impegnati a rilanciare in tutta la sua drammaticità la vertenza Sixty, che oltre a una già consistente perdita di posti di lavoro unisce l’incertezza legata alle intenzioni della nuova proprietà e alla reale volontà di andare avanti con il vecchio piano industriale presentato a febbraio.

Il senatore si è intrattenuto a lungo a parlare con i due lavoratori che sul tetto dello stabilimento stanno portando avanti un presidio permanente, ed è stato successivamente raggiunto anche dal sindaco di Chieti.

“ In questo momento, è’ bene che tutte le istituzioni facciano quadrato per allertare l’attenzione sulle sorti dei lavoratori della Sixty, a cui non basta una semplice solidarietà, ho trovato una grande dignità nelle parole e nei comportamenti de due lavoratori e degli altri dipendenti, ma bisogna dare il giusto sostegno alle preoccupazioni fondate dei sindacati.

Senza pregiudizi nei confronti di nessuno, è però urgente che la proprietà si presenti al tavolo tecnico con i ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro per chiarire le reali intenzioni e l’operatività del Piano Industriale che intendono portare avanti.

E dobbiamo insistere tutti insieme, perché a livello nazionale con oltre 150 vertenze aziendali aperte, non sarà facile avere un coinvolgimento e un interessamento del Governo che sia pieno e reale e non soltanto di facciata. Il rischio, per non nascondersi dietro un dito, è che ci possa essere da parte della proprietà solo un interessamento al marchio, che porti poi a una progressiva delocalizzazione dell’attività produttiva.

Questa mattina- ha aggiunto il senatore- come IdV, abbiamo presentato una interrogazione parlamentare ai due ministri,quello dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro per sollecitare, pur nei limiti delle nostre possibilità parlamentari, la convocazione con urgenza di un incontro tra le parti sociali e la proprietà, ma al tempo stesso un chiarimento sulle possibilità, attraverso il riconoscimento di area di crisi industriale complessa, di interventi agevolativi a sostegno della produzione e dell’attrattività dei nostri territori.

In questa fase riteniamo decisiva la presenza e gli impegni soprattutto del Ministro dello Sviluppo Economico, visto che è importante fare chiarezza sul piano della riorganizzazione e della struttura aziendale, e non solo, quindi il Ministro del Lavoro che spesso si limita a una funzione di distributore di cassa integrazione”.


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