Viaggio nei bacini idrici abruzzesi, Forum H2o: In Val Vibrata dati da disastro ambientale

23 Maggio 2017   12:44  

Dopo aver sintetizzato la situazione dei corpi idrici abruzzesi* iniziamo oggi un viaggio sui singoli bacini idrografici approfondendo la grande mole dei dati messa a disposizione dall'ARTA in due relazioni, quella sui fiumi nel periodo 2010-2015 e quella relativa al monitoraggio delle acque sotterranee per lo stesso periodo. 

Visto lo stato dell'acqua nella nostra regione crediamo opportuno informare i cittadini in maniera capillare sullo stato in cui versa il loro territorio per creare quella consapevolezza diffusa necessaria per risalire la china.

La prima tappa è il bacino del fiume Vibrata in provincia di Teramo.

ACQUA SOTTERRANEA. 

L'ARTA monitora nel bacino 31 pozzi e 1 sorgente. 

Nel 2015 l'86% dei punti di campionamento ha registrato almeno un superamento dei limiti di legge, il 90% considerando il periodo 2010-2015.

I dati evidenziano nel 2015 un peggioramento rispetto al 2014 per metà dei casi.

L'85% dei pozzi nel 2015 mostra il superamento dei limiti di legge per i Nitrati, con punte di 4 volte i limiti di legge (200 mg/l contro 50). Lo Ione ammonio, altro indicatore di inquinamento da attività agricole, ha un picco di 28 volte i limiti di legge. 

Tra le sostanze cancerogene il Tetracloroetilene è presente in vari punti della rete di monitoraggio (presso il Canile e la Caserma dei Carabinieri ad Alba Adriatica; presso Tecnica Edil a S. Omero, presso Spinosi a Corropoli) con un picco di 20 volte i limiti di legge in un pozzo nei pressi del depuratore di Villa Marchetti a S.Egidio alla Vibrata. 

Il Cloroformio (triclorometano), anch'esso presente in diverse località (Caserma dei Carabinieri ad Alba Adriatica e Tecnica Edil di S. Omero) raggiunge un picco di 130 volte i limiti di legge presso il pozzo sito al Depuratore di Villa Marchetti a S. Egidio alla Vibrata.

FIUME VIBRATA

L'ARTA ha suddiviso il fiume Vibrata in due tratti. 

Quello a monte è in uno stato ecologico "BUONO".

Basta scendere nel tratto a valle per precipitare nella categoria "SCARSO" a testimonianza della pervasività dell'impatto antropico. Nel triennio 2013-2015 c'è stato un leggero miglioramento per lo "Stato ecologico" (il triennio precedente era nella categoria più bassa, "CATTIVO") ma un peggioramento per lo "Stato chimico" che diventa "NON BUONO" a causa della presenza nel 2014 di mercurio oltre i limiti.

Ricordiamo che dal 2010 la piana del Vibrata è stata perimetrata quale zona vulnerabile da Nitrati ma dopo sette anni non vi sono stati risultati e, anzi, si è registrato un ulteriore peggioramento per questo parametro.

Tra l'altro evidenziamo che la rete di monitoraggio dell'ARTA include solo alcunui punti utili a descrivere il quadro generale della situazione. Eventuali altri siti contaminati non vengono mostrati in queste relazioni.

Crediamo che tutti i responsabili delle istituzioni debbano dare risposte urgenti a queste problematiche altrimenti la situazione ambientale del bacino rischia di diventare irreversibile (se non lo è già). 

Auspichiamo che sia assicurata un'ampia partecipazione delle comunità alle attività che riguardano la bonifica e la sorveglianza sulla stato del territorio e che siano indirizzati adeguati provvedimenti ed investimenti per risanare questo bacino.   


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