Vicenza-Livorno 0-1: colpaccio della Virtus al "Menti", decide Vastola

Tre punti d'oro per i rossoneri che tornano a respirare

03 Novembre 2012   18:14  

Una Virtus arrabbiata e motivatissima sbanca il Romeo Menti di Vicenza e batte i biancorossi per 1-0 grazie al colpo di testa vincente di Gaetano Vastola. Tre punti preziosissimi per i rossoneri che si vanno a sommare al punto ottenuto martedì in casa con il Livorno: sono queste le partite che i rossoneri possono e devono vincere in chiave salvezza. Seconda vittoria esterna per la Virtus che aveva espugnato anche il "Granillo" grazie ad un gol meraviglioso di Mammarella.

E'tutta un'altra squadra quella scesa in campo oggi a Vicenza: i frentani, infatti, sono apparsi subito spigliati sul piano del gioco cercando di affrontare l'avversario a visto aperto. Un importantissimo risultato che, come si suol dire, fa morale e classifica: è infatti notevole il balzo in classifica dei rossoneri che agganciano proprio il Vicenza (oltre che il Bari) a quota 12 punti portandosi fuori dalla zona caldissima.

La partita. Gautieri conferma l'undici di martedì con il Livorno: la coppia centrale di difesa è composta de Rosania e Scrosta, mentre Mammarella e Aquilanti sono gli esterni. Dopo la squalifica torna Leali in porta. Centrocampo a tre con Paghera a supporto di Vastola e Volpe, mentre i tre d'attacco sono Falcinelli, Testardi e Fofana. Tante le assenze: mancano Almici, Amenta, D'Aversa, Marceta e Ceccarelli. Il Vicenza risponde con uno speculare 4-3-3 che vede il pericoloso tridente composto da Giacomelli, Plasmati e Malonga.

Parte subito forte la squadra di Gautieri che fin dalle prime battute riesce a gestire tranquillamente il possesso del pallone con disinvoltura: Paghera sembra molto più vivace rispetto alle ultime uscite e anche Volpe ha un'altra cera dopo aver fissato sul pari il match con il Livorno. Che il Lanciano possa segnare subito si sente nell'aria e, infatti, arriva pronta la conferma: al quarto d'ora Mammarella pennella per la testa di Vastola, il cui inserimento è puntualissimo: palla nel sacco e Virtus in vantaggio.
Il Vicenza non ci sta, la squadra di Breda sembra scossa dal colpo subito quasi a freddo e prova a rispondere dopo un minuti: Camisa prova il colpo sotto ma Leali si supera in una parata straordinaria. La partita, ora, si fa interessante: le squadre si spingono subito in avanti anche grazie alla rottura dell'equilibrio decisa dal gol di Vastola. Al 17' Testardi, imbeccato da Fofana, colpisce bene il pallone ma stavolta è Pinsoglio (ex Pescara) a fare il fenomeno, palla che finisce in corner e Virtus vicina al raddoppio. Brivido per i rossoneri presenti al 25': Scrosta la fa grossa in area e rischia l'autogol, sospiro di sollievo per Gautieri e i suoi. Un minuto più tardi Malonga ci prova di testa: pallone a fil di palo. La pressione del Vicenza aumenta con il passare dei minuti: stavolta è Rosania a pasticciare tentando un dribbling inutile in difesa e favorendo il contropiede di Malonga che prova il tiro. Ancora provvidenziale  Leali a deviare sulla traversa.
Il primo tempo si chiude con un'altra occasione per il Vicenza: Plasmati si fa spazio in area grazie alla sua poderosa stazza fisica, si gira e batte a colpo sicuro ma c'è ancora San Nicola Leali a dirgli di no.

Nella ripresa il copione non cambia: il Lanciano prova a gestire il possesso del pallone, mentre i biancorossi si affidano alle ripartenze dei suoi esterni per provare a trovare i varchi giusti in avanti. Mammarella è uno dei più propositivi, il sinistro del numero tre rossonero sforna una quantità industriale di palloni mal sfruttati dall'attacco della Virtus. Al 24'altro grande spavento per Leali: Gavezzi, solo in area, centra il montante, tra le proteste dei padroni di casa che chiedono il gol, ma per il signor Roca di Foggia non c'è gol. Altra grande paura per una Virtus che inizia a soffire nel finale.
Il gioco dei vicentini è sterile e produce, al massimo, una gran mole di punizioni e corner tutti per la testa di Plasmati che al 39'manda alto di pochissimo sopra la traversa: non è giornata per l'ex Catania, vicinissimo in estate proprio all'approdo in Abruzzo.
Il Lanciano si chiude bene a difesa di un risultato preziosissimo: il triplice fischio finale, arrivato dopo cinque eterni minuti di recupero, è una liberazione per la Virtus che può concedersi, almeno per stnotte, ai festeggiamenti per la seconda vittoria stagionale.


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